Distimia, il disturbo di cui soffriamo in tantissimi senza saperlo. Impariamo a riconoscerlo

di Simone Troja

07 Aprile 2017

Distimia, il disturbo di cui soffriamo in tantissimi senza saperlo. Impariamo a riconoscerlo
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La depressione è uno dei disturbi psicologici più diffusi e difficili da affrontare, anche perché spesso ci fa sentire soli e soprattutto incompresi. Spesso ne soffriamo senza rendercene conto o senza ammetterlo, ma di depressione non esiste una sola forma, uguale per tutti. Quella più profonda rappresenta un po' il fondo del barile e intacca le nostre vite al punto che ignorarla diventa davvero difficile. Quella più lieve, chiamata distimia, è ben più subdola e diffusa di quello che potremmo immaginare.

Il disordine distimico.

Il disordine distimico.

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Rendersi conto di soffrire di distimia può richiedere tempo, soprattutto perché le sue caratteristiche vengono spesso associate al carattere o al modo di essere di una persona, impedendo così di prendere provvedimenti e aiutare noi stessi. Sì, perché la questione parte proprio da noi: spesso tendiamo a chiudere la porta alle nostre sensazioni, le ignoriamo pensando che non abbiamo bisogno di alcun aiuto, men che meno di un terapeuta. Niente di più sbagliato perché in questi casi diventiamo assuefatti alla tristezza, all'ansia e alle cattive sensazioni le quali si radicano in noi giorno dopo giorno e potrebbero portarci - come afferma l'esperto di neuroscienze, professor Claudio Mencacci del Dipartimento di Neuroscienze dell’Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli di Milano in un'intervista - alla compromissione di tutte le nostre relazioni sociali, così come dell'attività lavorativa.

La distimia, però, ha una vera e propria sintomatologia e una volta riconosciuta si può fare qualcosa.

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Secondo la Harvard Medical School il sintomo principale è un sentimento di tristezza, malinconia e dolore che si protrae per almeno due anni. Altri sintomi possono essere insonnia (o ipersonnia), scarso appetito o iperfagia, scarsa autostima, sentimenti di insicurezza, inadeguatezza, inefficienza, auto-svalutazione; e ancora difficoltà di concentrazione e di prendere decisioni, affaticamento e scarsa energia. Di solito questi sintomi non sono presenti tutti insieme e sono attenuati rispetto a quelli provati nella depressione.

Cosa fare?

Semplicemente contattare uno psicoterapeuta e farsi fare una consulenza (spesso gratuita). La psicoterapia cognitivo-comportamentale ha sortito buoni effetti nella cura della distimia, ma anche la sistemico-relazionale ha avuto risultati positivi. Anche alcune forme di meditazione e la mindfulness possono aiutare a sopportare gli stati distimici.

Non abbiate timore e non fatevi spaventare da questi nomi (sono solo parole!), se le cose vanno male non vuol dire che andranno male per sempre. Ma siete voi a dover fare qualcosa.

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