1 ora di pausa (in più) per andare a casa a fare l'amore: in Svezia possono permettersi anche questo

di Giulia Bertoni

08 Marzo 2017

1 ora di pausa (in più) per andare a casa a fare l'amore: in Svezia possono permettersi anche questo
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I paesi del nord europa fanno spesso parlare di sé per le politiche sociali progressiste che adottano e che in altri luoghi del mondo appaiono come fantascienza e anche questa volta non sono da meno. Uno dei paesi che più si pone in luce da questo punto di vista è sicuramente la Svezia e dopo avervi parlato del loro "problema" coi rifiuti, delle politiche familiari che permettono ai papà tanto quanto alle mamme di godere di lunghi periodi di congedo dopo la nascita di un figlio e degli esperimenti sulla giornata lavorativa di 6 ore, ora un politico svedese propone di far passare una legge che permetterebbe ai residenti del proprio comune di richiedere un'ora di permesso per tornare a casa e fare l'amore col proprio partner.

via thelocal.se

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La proposta del consigliere Per-Erik Muskos.

La proposta del consigliere Per-Erik Muskos.

Wikimedia/Graphic Stock

Il consigliere Per-Erik Muskos della cittadina di Övertorneå (Svezia nord-orientale), ha proposto ai suoi concittadini di introdurre una nuova legge che permetterà a tutti di usufruire di un'ora di permesso durante la giornata lavorativa per tornare a casa e avere rapporti sessuali coi rispettivi partner. Il motivo di questa proposta è semplice: "Sono tanti gli studi che dimostrano che fare sesso fa bene alla salute e penso che questo sarebbe un ottimo modo di favorire relazioni migliori". L'idea del consigliere servirebbe dunque a permettere alle coppie di godere di un po' di intimità, magari quando i figli sono a scuola, sia come modo per tenere salde le relazioni che per incitare alla procreazione.

Se tale proposta di legge dovesse passare in consiglio comunale, questa ora di permesso si andrebbe ad aggiungere a quella settimanale di cui i cittadini di Övertorneå già dispongono per fare attività fisica, alle numerose pause caffè previste dall'orario di lavoro e a tutti i benefici a cui accennavamo all'inizio. E pensare che la Svezia, dopo la Francia e la Finlandia, è anche la nazione che lavora meno in Europa (nel 2015 aveva una media di 1685 ore all'anno).

"Naturalmente non ci sarebbe modo di sapere se le persone sfruttano davvero quell'ora per stare con il partner, ma i datori di lavoro dovrebbero dare fiducia ai propri dipendenti", ha inoltre dichiarato Muskos.

Cosa pensate di questa sua iniziativa? A molti parrà ridicola, irrealizzabile o esagerata, ma messa vicina alle altre misure già adottate in questo paese non è poi tanto assurda...

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