Il misterioso Corano scritto col sangue di Saddam Hussein: un'opera che suscita dibattiti

di Giulia Bertoni

15 Dicembre 2016

Il misterioso Corano scritto col sangue di Saddam Hussein: un'opera che suscita dibattiti
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Fra le tante cose del patrimonio privato di Saddam Hussein (il tiranno spodestato nel 2003) lasciato in "eredità" all'Iraq, ce n'è una che è stata rivelata solo di recente e con la quale il Paese, semplicemente, non sa cosa fare.
Si tratta di una macabra versione del Corano apparentemente realizzata col sangue del dittatore stesso negli anni Novanta come suo atto di sottomissione alla fede islamica in seguito a un fatto che, pare, gli fece riconsiderare l'importanza di Dio nelle questioni terrene. Ecco cosa accadde, cosa si vocifera e come si commenta il fatto.

via theguardian.com

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La commissione della macabra riscrittura.

La commissione della macabra riscrittura.

Scott Peterson

Nel 1997, in occasione del suo 60° compleanno, Saddam Hussein ingaggiò un noto esperto di calligrafia araba, certo Abbas Shakir Joody al-Baghdadi, per realizzare un'opera degna della sua megalomania. Il figlio Uday Hussein era scampato da poco a un tentato omicidio e lo stesso Saddam sentiva di vivere una vita piena di pericoli, ma siccome lui era stato fortunato e non aveva versato molto sangue, pensò che usarlo per realizzare una particolare versione del Corano fosse il modo appropriato per dimostrare la propria gratitudine nei confronti di Allah. Si dice che per due anni, con l'aiuto di un infermiere che non rilasciò mai dichiarazioni al riguardo, Saddam si fece prelevare tra i 24 e i 27 litri di sangue che divenne l'inchiostro utilizzato dallo scrivano.
L'opera venne messa in mostra all'interno di un complesso di edifici esagonali in marmo della Moschea di Umm al-Qura a Baghdad per essere mostrata solo a visitatori esplicitamente invitati.

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Sarà proprio il suo? E, in ogni caso, cosa farne?

Sarà proprio il suo? E, in ogni caso, cosa farne?

Wikimedia

Al diffondersi della notizia sono stati in molti a mettere in dubbio la veridicità del fatto che Hussein abbia donato una quantità di sangue tanto grande in un periodo di tempo piuttosto breve. Secondo il responsabile di America's Blood Center, Celso Bianco, per donare 27 litri di sangue senza divenire gravemente anemici servirebbero circa nove anni, pertanto il dubbio che il sangue non fosse tutto il suo, o che comunque dev'essere stato quantomeno diluito con altre sostanze, rimane forte.
A prescindere da suddetta questione, rimane il problema di cosa fare di questa opera calligrafica. Coloro che l'hanno vista dicono che si tratta di un'opera d'arte che qualunque museo farebbe a gara per mettere in mostra ma la perpetrazione di oggetti simbolicamente legati alla figura di Hussein è ancora molto delicata. Se è stato deciso che in città non c'era più spazio per le statue che ne riprendevano la figura, infatti, per gli altri oggetti che gli appartennero rimane il dubbio se utilizzarli nei musei o eliminare ogni traccia della loro esistenza. Per quanto riguarda questo Corano, inoltre, sono in molti a considerarlo un oggetto prova della blasfemia di Saddam.
Chissà se ne vedremo mai una pagina...

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