L'aspetto romantico dell'archeologia: il bacio che "dura" 2.800 anni affascina ancora il mondo

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di Marco Renzi

27 Luglio 2016

L'aspetto romantico dell'archeologia: il bacio che "dura" 2.800 anni affascina ancora il mondo
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Durante uno scavo nell'area archeologica della città di Teppe Hasanlu, nel nord-ovest dell'Iran, gli archeologi del Metropolitan Museum di New York, insieme a quelli dell'Università della Pennsylvania e di University Museum, si imbatterono in un ritrovamento destinato a fare scalpore - e non solo tra gli addetti ai lavori.

Esplorando la zona, che fu scavata a più riprese tra il 1956 e il 1974, vennero alla luce due scheletri umani, che erano rimasti migliaia di anni in una posizione singolare.

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I due amanti trovarono la morte mentre si scambiavano un ultimo, tenerissimo bacio che li ha legati per migliaia di anni.

Si ipotizza che i due si trovarono nel bel mezzo di una battaglia per il controllo della città e si rifugiarono in una buca; qui trovarono la morte probabilmente per asfissia, dopo essersi teneramente abbracciati. La datazione al carbonio 14 colloca quella data intorno all'800 a.C.

Da quando furono scoperti (1972) i due amanti sono comprensibilmente diventati la rappresentazione più eloquente dell'amore eterno.

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