I gemelli hanno molte cose uguali, ma mai le impronte digitali: come è possibile?

di Denise Zortea

25 Gennaio 2024

I gemelli hanno molte cose uguali, ma mai le impronte digitali: come è possibile?
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I gemelli identici, meglio detti omozigoti, condividono il 100% del loro DNA, questo vuol dire che l’espressione dei loro geni e delle loro caratteristiche dovrebbe essere uguale in entrambi gli individui. Gli scienziati hanno scoperto, però, non essere sempre vero, infatti si dà il caso che le impronte digitali siano differenti anche tra gemelli. Come ce lo spieghiamo?

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Cosa sono esattamente le impronte digitali?

Cosa sono esattamente le impronte digitali?

Pixabay

Le impronte digitali sono il segno che lasciano i nostri polpastrelli. Questi segni sono lasciati dai dermatoglifi, ossia tutto l’insieme di creste e solchi presenti sulla nostra pelle, questi non sono presenti solamente sulla punta delle dita ma anche sui palmi delle mani e sulle piante e dita dei piedi.

È stato solamente alla fine del 1800, dopo aver constatato che fossero uniche da individuo ad individuo, che hanno iniziato ad utilizzarle prima in campo amministrativo e poi anche in quello forense.

Le caratteristiche che le rendono così utili sono due: l’individualità, ossia il fatto che differiscono sempre da persona a persona, e l’immutabilità, ossia il fatto che una volta formate sul feto resteranno le stesse per tutta la vita.

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Gemelli omozigoti ed impronte digitali

Gemelli omozigoti ed impronte digitali

Freepik

Quindi come è possibile che due gemelli omozigoti, con la stessa informazione genetica, abbiano impronte digitali differenti? Gli scienziati hanno scoperto che le impronte digitali non dipendono esclusivamente da fattori genetici ma ci sono anche fattori ambientali che ne determinano la formazione.

Le impronte digitali si formano tra le 13 e le 19 settimane di sviluppo fetale e molti fattori, come la posizione all’intero dell’utero, la lunghezza del cordone ombelicale e il tasso di crescita possono determinare alcune piccole differenze nella loro formazione. Nonostante i fratelli tendano ad avere impronte più simili rispetto a due sconosciuti, restano comunque un buon metodo di identificazione.

Non solo l’essere umano ma anche alcuni primati, come scimpanzè e gorilla, hanno impronte digitali uniche per ogni individuo. Dimostrando come sia una caratteristica fisica molto antica, che probabilmente abbiamo ereditato da qualche antenato comune.

Le impronte digitali possono venire in aiuto in molte occasioni

Le impronte digitali possono venire in aiuto in molte occasioni

sofiar388/Twitter

Non solo a fini amministrativi e legali, le impronte digitali possono tornare utili anche in casi disperati. È il caso di questa giovane madre che ha portato alla polizia i suoi due gemelli di un mese per far analizzare le impronte digitali poiché non riusciva più a distinguerli. Fino a poco prima aveva utilizzato un braccialetto blu per evitare di confondersi ma dopo averlo accidentalmente perso, non era più riuscita a riconoscerli.

Nemmeno la polizia è riuscita ad identificare i due neonati, alla fine la giovane madre si è dovuta rivolgere al proprio medico e il mistero è stato finalmente risolto.

Le impronte digitali sono e resteranno un importante strumento di riconoscimento, hanno resto molti processi di identificazione rapidi, economici e semplici.

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