Gran parte delle città sulla costa est degli USA stanno sprofondando nell'oceano: lo dimostra uno studio

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di Francesca Argentati

20 Gennaio 2024

Gran parte delle città sulla costa est degli USA stanno sprofondando nell'oceano: lo dimostra uno studio
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Cosa sta succedendo alla costa est degli USA? Uno studio ha mostrato che queste città molto popolate stanno lentamente ma progressivamente affondando. Cosa potrebbe succedere?

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Le città sulla costa orientale degli USA che stanno affondando

Le città sulla costa orientale degli USA che stanno affondando

Oxford Academic

Molte città della costa orientale degli Stati Uniti stanno affondando. Uno studio ha dimostrato che Virginia Beach, Norfolk, Long Island, New York City e Baltimora stanno via via sprofondando. "Lentamente, ma inesorabilmente" scrivono i ricercatori. In queste zone, la densità di popolazione è molto elevata e il rischio di danni alle fondamenta di edifici, strade, linee ferroviarie è piuttosto preoccupante. La ricerca è stata condotta dai ricercatori della Virginia Tech University e dell'USGS, US Geological Survey. Stando a quanto emerso, queste città corrono pericoli non indifferenti durante fenomeni quali alte maree e forti temporali.

Il team di ricerca si è concentrato su immagini satellitari e spaziali, realizzando mappe digitali della superficie costiera che mostrano nel dettaglio le zone coinvolte. Qui, è possibile vedere come il suolo stia sprofondando inesorabilmente, mettendo a repentaglio diverse infrastrutture, che richiedono una urgente e tempestiva operazione di manutenzione adeguata. Un'enorme percentuale della costa est degli Stati Uniti sta collassando a una velocità minima di due millimetri all'anno, mentre regioni costiere che si estendono per circa 3.700 chilometri quadrati, situate nel Medio Atlantico, hanno superato la velocità di 5 millimetri annuali.

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L’esposizione delle città USA ai rischi costieri: lo studio

L’esposizione delle città USA ai rischi costieri: lo studio

Oxford Academic

L'innalzamento globale del livello del mare, ogni anno, è di circa 4 mm, dunque molte di queste zone riescono perfino a superarlo. Il dottor Leonard O Ohenhen, ex studente laureato che ha condotto la ricerca in collaborazione con il dottor Manoochehr Shirzaei della Virginia Tech e al dottor Patrick L Barnard dell'US Geological Survey, ha spiegato che il progressivo abbassamento del suolo lungo la costa est degli USA scatena non poche preoccupazioni, specialmente nelle aree più popolate e con maggiori infrastrutture trascurate. Le aree coinvolte, infatti, sono strettamente intersecate con i centri abitati, mettendo a repentaglio strutture importanti come aeroporti, sistemi ferroviari e strade.

"Le comunità costiere sono vulnerabili a rischi multipli, che sono esacerbati dalla subsidenza del terreno. Sulla costa orientale degli Stati Uniti, l’elevata densità di popolazione e di risorse amplifica l’esposizione della regione ai rischi costieri" si legge nello studio. "Abbiamo utilizzato misurazioni dei tassi di movimento verticale del terreno ottenute dall’analisi di set di dati radar per valutare l’esposizione al rischio di subsidenza per la popolazione, le risorse e i sistemi/strutture infrastrutturali lungo la costa orientale degli Stati Uniti." In una superficie compresa tra 2.000 e 74.000 km 2, tra 1,2 e 14 milioni di persone, tra 476.000 e 6,3 milioni di proprietà e più del 50% delle infrastrutture nelle principali città come New York, Baltimora e Norfolk sono esposti a tassi di subsidenza compresi tra 1 e 2 mm all'anno, continuano i ricercatori.

Affondamento della costa est degli USA, parlano i ricercatori: "Necessarie strategie"

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Antony-22/Wikimedia commons - CC BY-SA 4.0

"Inoltre, la nostra analisi indica una tendenza notevole: all’aumentare dei tassi di subsidenza, l’estensione dell’area esposta a questi rischi diminuisce corrispondentemente. La nostra analisi ha implicazioni di vasta portata per la pianificazione della resilienza delle comunità e delle infrastrutture, sottolineando la necessità di un approccio mirato nella transizione da strategie reattive a strategie proattive di mitigazione dei rischi nell’era dei cambiamenti climatici." Dunque, l'accento viene posto non solo sul fatto che tutti questi terreni stanno sprofondando nell'oceano, ma anche su un'altra questione: tutto ciò si sta verificando in città densamente abitate e trafficate, rendendo allarmante la possibilità di inondazioni con conseguenti danni devastanti alle persone e alle infrastrutture, soprattutto laddove lo sprofondamento corrisponde all'innalzamento del mare dovuto al surriscaldamento climatico.

I ricercatori, dunque, allertano sull'importante di una pianificazione della resilienza delle comunità a rischio, già messe alla prova dai problemi provocati dalle tempeste sempre più frequenti e dovute ai riscaldamento globale. "La subsidenza continua e assoluta sulla costa orientale degli Stati Uniti dovrebbe destare preoccupazione" ha detto Ohenhen. "Sappiamo in una certa misura che il territorio sta sprofondando. Attraverso questo studio, evidenziamo che l'affondamento del territorio non è una minaccia intangibile. Colpisce voi, me e tutti, può essere graduale, ma gli impatti sono reali" ha aggiunto Shirzaei. Barnard ha concluso: "Queste informazioni sono necessarie. Nessun altro le fornisce."

Che ne pensi di quanto sta succedendo e, soprattutto, potrebbe succedere?

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