Una ricerca rivela qual è la temperatura perfetta per dormire sonni di qualità

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di Gianmarco Bonomo

01 Gennaio 2024

Una ricerca rivela qual è la temperatura perfetta per dormire sonni di qualità
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Sul sonno sappiamo molto: esiste un orario perfetto per dormire, una dieta da seguire e attività da evitare per conciliare il sonno. Ma esiste anche una temperatura perfetta per andare a dormire? Un team della Harvard Medical School ha condotto uno studio che potrebbe rispondere a questa domanda, evidenziando anche i collegamenti con i cambiamenti climatici. Vediamo di cosa si tratta!

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Uno studio rivela la temperatura perfetta per dormire bene

Uno studio rivela la temperatura perfetta per dormire bene

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È molto più semplice addormentarsi in una notte di primavera inoltrata che durante le giornate afose dell’estate. Allo stesso tempo, dormiamo meglio in una casa riscaldata che durante un inverno senza riscaldamenti. Lo sappiamo molto bene, e adesso tende a confermarlo anche uno studio della Harvard Medical School di Boston. I ricercatori hanno infatti trovato una correlazione fra le temperature ambientali e la qualità del sonno.

Questa conferma si inserisce in un ampio filone di studi che cercano di capire quali possano essere gli effetti del cambiamento climatico sulla nostra vita. O meglio, sulla nostra qualità della vita. Certo, oltre alla temperatura ambientale, la qualità del sonno è influenzata anche da altri parametri, come l’età e lo stato di salute. Eppure, ciò non dovrebbe portarci a sottovalutare l’importanza di un ambiente temperato. E adesso lo dice anche una ricerca scientifica.

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Qual è la temperatura perfetta per andare a dormire?

Qual è la temperatura perfetta per andare a dormire?

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La Harvard Medical School ha infatti provato a rispondere mediante uno studio sulla qualità del sonno nelle persone anziane, quando sottoposte a diverse temperature. La ricerca ha analizzato oltre 11 mila notti di sonno e ha considerato diversi parametri, come temperatura ambientale, frequenza cardiaca e movimento durante il sonno.

Incrociando tutti i dati, i ricercatori hanno concluso come la temperatura perfetta per andare a dormire sia compresa fra i 20° C e i 25° C. Nella maggior parte dei casi, quindi, le persone che si sono addormentate in questo range di temperature hanno potuto godere del sonno migliore. Al contrario, è bastato aumentare la temperatura ambientale a 30° C per notare una diminuzione del 10% nella qualità del sonno. Da lì, poi, possono verificarsi a cascata diversi effetti, come una diminuzione delle prestazioni cerebrali, un aumento dello stress e un maggiore affaticamento durante la veglia. Insomma, anche un minimo aumento della temperatura può avere conseguenze inaspettate.

Come migliorare la qualità del sonno, oltre la temperatura

Come migliorare la qualità del sonno, oltre la temperatura

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Per sottolineare l’importanza di una ricerca del genere, interviene Amir Baniassadi, ricercatore presso la Harvard Medical School e principale autore dello studio. Secondo Baniassadi, infatti, non bisogna trascurare le conseguenze del cambiamento climatico sulla qualità del sonno. E aggiunge:

È già noto che una scarsa qualità del sonno può avere effetti duraturi sulla nostra salute fisica e mentale: dormire poco può far ingrassare, influisce sull’umore, sull’insorgere (o peggiorare) di alcune condizioni (ad esempio asma e ipertensione) e a lungo termine incidere anche sull’aspettativa di vita.

Insomma, a prescindere dai cambiamenti climatici migliorare la qualità del sonno dovrebbe essere un imperativo di vita. Risulta utile, a questo proposito, rispettare i propri ritmi circadiani, mantenere orari fissi per il riposo, evitare cibi pesanti prima di dormire e caffeina, praticare regolarmente attività fisica (ma non poco prima di mettersi a letto). E prestare attenzione anche alla temperatura della nostra stanza.

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