Una tartaruga salvata in mare ha continuato ad espellere plastica per settimane

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di Claudia Melucci

29 Gennaio 2020

Una tartaruga salvata in mare ha continuato ad espellere plastica per settimane
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Si aggiunge una nuova evidenza di quanto i mari e gli oceani siano contaminati dalla plastica e di quanto gli animali siano in pericolo proprio a causa di ciò. A largo delle coste argentine nei pressi di Buenos Aires è stata salvata una tartaruga verde, rimasta impigliata nelle reti di un pescatore. Portata ad un centro specializzato nel recupero di animali acquatici, la tartaruga ha defecato plastica per settimane, confermando quanto il suo pessimo stato di salute fosse dovuto proprio alla presenza di corpi estranei nel mare e nel suo organismo.

via prensa.mundomarino.com.ar

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Mundo Marino

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La notizia arriva da San Clemente del Tuyu, nei pressi di Buenos Aires, Argentina, dove una tartaruga Chelonia mydas è stata tratta in salvo dalle reti di un pescatore.

Ricoverata presso un centro veterinario specializzato in animali acquatici della fondazione locale Mundo Marino, la tartaruga è stata sottoposta a tutti i controlli necessari per avere un quadro del suo stato di salute.

Le tartarughe verdi sono state dichiarate in via d'estinzione dall'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN). La tartaruga in questione dal giorno del suo ricovero, avvenuto il 29 dicembre 2019, ha espulso una quantità notevole di materiale plastico attraverso le feci: secondo i veterinari che l'hanno seguita, ben 13 grammi di plastica equivalenti ai rifiuti di 26 oggetti in plastica. In particolare i rifiuti sono riconducibili a sacchetti per la spesa, bicchieri, tappi, carte di credito e cannucce usa e getta. 

Alla tartaruga è stato somministrato un farmaco che aumenta i movimenti intestinali, in modo da facilitare l'espulsione del materiale nell'organismo. 

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"Non esiste solo il rischio di soffocamento in seguito all'ingestione di plastica. L'accumulo di elementi non nutritivi nei sistemi digestivi di questi rettili causa loro un senso di falsa sazietà che li porta ad indebolirsi gradualmente", ha spiegato Karina Alvarez, biologa preso la fondazione Mundo Marino. Inoltre, l'ingestione di elevate quantità di plastica produce una quantità di gas che incide sulla capacità di immergersi delle tartarughe, impedendo loro di mangiare o di migrare verso le acque più calde. 

Le tartarughe, inoltre, ingeriscono molto facilmente plastica dispersa nel mare, perché la confondono con animali di cui si cibano solitamente, come meduse e alghe.

Il caso della tartaruga di San Clemente del Tuyu non è l'unico: nella stessa zona sono state trovate due tartarughe, di cui una senza vita, con lo stomaco pieno di plastica.

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