Negli anni '50 una nube record di smog ha avvolto Londra per giorni: ecco i danni che aveva provocato

di Giuseppe Varriale

01 Luglio 2019

Negli anni '50 una nube record di smog ha avvolto Londra per giorni: ecco i danni che aveva provocato
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Tutti noi, oggi, sappiamo cosa sia lo smog e quale pericolo possa rappresentare per la nostra salute. Troppo spesso, però, ce ne dimentichiamo. La storia del più terribile inquinamento e della più sconvolgente ondata di smog della storia può forse aiutarci a ricordarlo. Stiamo parlando di ciò che si verificò a Londra nel dicembre del 1952 e che provocò il decesso di oltre 12.000 persone.

via The Guardian

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Nel 1952 Londra era una vasta metropoli che stava lentamente riprendendosi dalla Seconda Guerra Mondiale. La sua maggiore fonte di energia era, come prima del Novecento, il carbone. Questo combustibile era utilizzato nell'industria, per generare corrente elettrica, e nelle case di ogni inglese, come riscaldamento.

Il dicembre del 1952 si presentò con un clima molto rigido e parecchi londinesi accesero le proprie stufe a carbone. Come detto, l'Inghilterra a quel tempo si stava riprendendo dalla guerra. Per questo, il carbone di qualità migliore veniva per lo più esportato. Ai cittadini londinesi non restava, perciò, che utilizzare il carbone di lignite (più economico, ma anche meno riscaldante e molto più inquinante).

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Ma la Londra dell'epoca era anche un'enorme città industriale: ogni giorno migliaia di fabbriche producevano una quantità di inquinamento esorbitante (le fabbriche emettevano 1.000 tonnellate di particelle di fumo, 2.000 di anidride carbonica, 370 di anidride solforosa, 140 di acido cloridrico, 14 di composti di fluoro).

Come è facilmente immaginabile, l'aria divenne quasi irrespirabile. Tuttavia, il 4 dicembre, un avvenimento peggiorò la situazione: un anticiclone si stabilizzò sui cieli inglesi creando una cappa di aria calda all'interno della quale l'aria fredda rimase intrappolata. L'atmosfera si fece gelida e i londinesi non riuscivano a spegnere le loro stufe. Pian piano, insieme al freddo, la cappa imprigionò lo smog e rese l'aria satura di veleni e di anidride carbonica.

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Il 5 dicembre, i londinesi si svegliarono sotto un cielo grigio e giallo che rendeva tutto invisibile a pochi metri. Le auto non riuscivano a camminare poiché era impossibile orientarsi. Dopo poco, a causa dei problemi respiratori riscontrati dagli abitanti della metropoli inglese, ci furono migliaia di chiamate ai pronti soccorso, ma le stesse ambulanze avevano difficoltà a raggiungere i malati. 

Si calcola che circa 150.000 persone furono trasportate negli ospedali, accusando problemi respiratori di vario genere. Tra questi, molti anziani e bambini. Solo tra l'8 e il 9 dicembre vennero a mancare 1.800 persone. Alla fine, il bilancio fu di 12.000 decessi a causa di broncopolmonite, bronchite acuta e ipossia.

Un bilancio drammatico che ci aiuta a ricordare cosa rischiamo a causa dell'inquinamento, ora più che mai!

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