L'inquinamento dell'aria ci rende meno intelligenti anticipando il declino cognitivo

di Alberto Ragazzini

29 Agosto 2018

L'inquinamento dell'aria ci rende meno intelligenti anticipando il declino cognitivo
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Salvaguardare il nostro pianeta non è solo una forma di preservazione dei luoghi che frequentiamo, è anche un modo per prevenire numerose patologie che affliggono milioni di persone. È già tristemente noto come l'esposizione prolungata ad aria inquinata possa causare dei gravi problemi polmonari. Secondo alcuni studiosi statunitensi e cinesi le stesse sostanze inquinanti, sarebbero la causa anche del declino cognitivo.

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Un importante studio condotto da un equipe di ricercatori statunitensi e cinesi, ha evidenziato un collegamento tra l'inquinamento ambientale e un declino delle nostre capacità cognitive. La ricerca portata avanti da un trio di ricercatori della Normal University di Pechino, la Yale University e l'Università di Pechino, ha dimostrato che oltre ai problemi fisici l'inquinamento atmosferico può causare danni mentali.

Non è un mistero come l'aria inquinata sia dannosa per il nostro fisico, portando in particolar modo a problemi polmonari. I ricercatori partendo da un precedente studio sull'argomento sono riusciti a dimostrare in che modo vivere in luoghi più o meno inquinati, possa nuocere e causare un declino cognitivo.  Lo studio è stato condotto su circa 25.000 persone abitanti in diverse contee della Cina con diversi livelli di inquinamento; il campione era composto da entrambi i sessi, dall'età adolescenziale fino agli anziani con diversi livelli di istruzione.

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Il test sottoposto a queste persone consisteva in una serie di esercizi verbali e di matematica e i risultati sembrano aver rispettato le attese. I punteggi più bassi sono infatti stati registrati dalle persone anziane appartenenti alle contee con i livelli di inquinamento più alti, rispetto a chi invece viveva in zone con meno smog.

I problemi mentali sarebbero quindi anche dovuti all'esposizione prolungata ai fattori inquinanti. Oltre ad aver trovato una connessione tra i problemi mentali e l'aria inquinata, sono stati riscontrati anche un aumento delle malattie neurodegenerative proprio dovute alla stessa causa. Ancora è incerta la modalità e la parte del cervello colpita da questa malattia; momentaneamente si crede possa essere la sostanza bianca che si trova nel cranio, vista la sua importanza nel ruolo di comunicazione e coordinamento tra le varie regioni del cervello.

È ignota anche la sostanza responsabile di questo deficit presente nell'atmosfera. Gli studi per il momento si sono concentrati su una serie di elementi come l'azoto e il biossido di zolfo, lasciando in disparte elementi più pesanti come il monossido di carbonio.

Questo studio, anche se in uno stadio ancora embrionale, è molto preoccupante sulle reali implicazioni che l'inquinamento globale ha sul nostro corpo. Unito ai problemi già noti in materia di inquinamento atmosferico se non si corre subito al riparo, le prospettive sulla qualità della vita non sono delle più rosee.

Sources:

 

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