Origine e declino del bidet: ecco perché oggi è quasi impossibile trovarlo in Francia

di Laura Gagliardi

14 Agosto 2018

Origine e declino del bidet: ecco perché oggi è quasi impossibile trovarlo in Francia
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Un must immancabile in tutti i bagni italiani, ha da sempre suscitato dubbi ed ilarità a causa della sua origine d'Oltralpe: il bidet.

Nonostante il nome francese ne chiarisca i natali, non se ne trova traccia alcuna nelle toilette di Francia; e, se interrogati sul perché della sua assenza, la maggior parte dei francesi mostrerà di non capire a cosa vi riferiate. Nel caso in cui, non soddisfatti, insistiate spiegando loro di cosa si tratta, non farete altro che attirarvi le loro risate imbarazzate, se non di scherno. E se ribattete che almeno gli italiani si lavano, riceverete l'ultima, definitiva batosta nel sentirvi dire che loro si lavano per intero e non a pezzi, come noi.

Per evitarvi dunque questa spiacevole discussione, ecco spiegata la storia del bidet.

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Il bidet, senza alcun dubbio, nasce in Francia intorno al 1710 ed è in questo secolo che si diffonde negli ambienti aristocratici francesi; il nome significa "cavallino", per l'analoga posizione che si assume salendo sull'animale. Inizialmente collocato nella stanza da letto ed usato per lo più dalle signore -da cui il soprannome di "confident des dames"-, si sposta infine nella stanza da bagno, accanto al vaso da notte.

Col tempo cambia anche l'uso che se ne fa, e da strumento per l'igiene intima diviene utile anche per il lavaggio di altre parti del corpo, soprattutto i piedi.

Tuttavia, il suo appellativo inizia a remare contro il successo di questo strumento. Come spiega Jean-Pierre Goubert "il nome stesso di bidet è impudico, poiché evoca un cavallino e quindi l’atto del montare. In tal modo, pesa sull'immagine del bidet un’eredità di vergogna e di obbrobrio. D’altra parte, i medici francesi del Settecento l’hanno volontariamente omesso nei loro trattati d’igiene".

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Chatsam/wikimedia

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Nel frattempo, nell'Ottocento il bidet, da strumento aristocratico, si fa più popolare, forse fin troppo: sarà la sua fine.

Come spiega il quotidiano Libération in un vecchio articolo: "il bidet diventerà popolare, soprattutto attraverso le case chiuse. Fino alla loro chiusura nel 1946, era associato al bordello. Un chevalier du bidet [cavaliere del bidet] altro non era che un magnaccia e, intorno al 1889, si sostiene che questi trova il suo pane in fondo al bidet".

Persino il pregiudizio americano nei confronti di questo innocuo apparecchio deriva dall'impressione che ne ebbero i soldati americani che per primi lo videro, durante la Seconda Guerra Mondiale: frequentando appunto i bordelli, lo associarono con le prostitute.

Caduto ingiustamente in disgrazia,a partire dagli anni '70 il bidet inizia a scomparire definitivamente dai bagni francesi, forse anche per le ridotte dimensioni medie di questi ultimi, come sostiene la stessa Villeroy et Boch -nota azienda francese di articoli sanitari. Non che quelli italiani siano sempre più grandi; però lo spazio per il bidet, in un bagno italiano, si trova sempre.

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