In Islanda, niente più caccia alle balene per il resto dell'anno: è la prima volta in 17 anni

di Marta Mastrogiovanni

21 Ottobre 2019

In Islanda, niente più caccia alle balene per il resto dell'anno: è la prima volta in 17 anni
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Ci sono ancora tre Paesi, principalmente, che proseguono la tradizionale caccia intensiva alla balena: Norvegia, Islanda e Giappone. Questa barbara tradizione fa parte della cultura di questi Paesi e, innegabilmente, porta profitto ad ognuno di loro ― il tutto, a scapito dell'ambiente e della specie che, purtroppo, è in via di estinzione. La buona notizia è che l'Islanda, almeno per il 2019, ha dichiarato che non procederà con la caccia alle balene, con gran sollievo di tutte le associazioni animaliste e di tutti coloro che non hanno mai tollerato questa pratica.

via Newsweek

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Pixabay

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Nel 2018, sono state 145 le balenottere e 6 le balene Minke uccise nei mari islandesi. Qualcosa, però, sembra iniziare a cambiare. In Islanda ci sono due aziende che si occupano della caccia alle balene, IP Útgerð ehf e Hvalur, ma nel 2019, entrambe, non si daranno così da fare come in passato. Nel caso della prima azienda, il motivo dell'inaspettato stop riguarda i costi: le aree di divieto di pesca e caccia sono state sensibilmente ampliate e le imbarcazioni ora si devono spingere sempre più a largo per cacciare in mare aperto. Per la seconda azienda, invece, Hvalur, il problema sembra interessare le tempistiche. I permessi per iniziare l'attività di caccia non sono arrivati in tempo e l'azienda ha dovuto rinunciarvi.

Che sia un cambiamento sentito o meno, per il resto dell'anno non verrà uccisa neanche una balena nelle acque islandesi e ciò ci rasserena molto.

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