11 alimenti "velenosi" che consumi abitualmente

di Simone Fabriziani

13 Luglio 2019

11 alimenti "velenosi" che consumi abitualmente
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La varietà del cibo e degli alimenti che portiamo sulle nostre tavole tutti i giorni è veramente ricchissima, ma ahinoi, non tutti gli alimenti sono esattamente consigliati all'interno di una dieta come si deve. Anzi, la frequenza dl consumo di alcune pietanze, associata anche al modo stesso di consumarla, possono generare effetti collaterali, se non addirittura controindicazioni pericolose come ad esempio le intossicazioni. Ecco un breve vademecum di 11 alimenti che forse è meglio conoscere bene per evitare spiacevoli sorprese!

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  • Patate: se è meglio sbucciare le patate della loro buccia e dei loro germogli per evitare di immettere nel nostro organismo la pericolosa solanina (le patate all'esterno ne sono ricche), è assolutamente vietato consumare patate che siano ancora verdi: in questo caso la solanina può addirittura essere presente con valori fino a 100 mg/100 g e la cottura non ne evapora gli effetti di questo alcaloide tossico.
  • Mele: con questa frutta, potete proseguire sicuri; le mele sono nutrienti e antiossidanti. Ma attenzione a non ingerire con troppa frequenza i suoi semi: essi contengono amigdalina, una sostanza altamente tossica che è presente anche nelle mandorle e che se consumata in alte quantità (mezza tazza al giorno, di media), potrebbe risultare letale.
  • Mandorle: come per le mele, anche questi frutti secchi contengono amigdalina se consumati con altissima frequenza. 50 o 60 mandorle amare (quantità limite piuttosto irreale per una sola persona, state tranquilli) sono "sufficienti" a produrre acido cianidrico, da cui il celebre veleno del cianuro.
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  • Noce moscata: anche questa frutta secca, se mangiata con troppa frequenza e in grandi quantità può essere tossica. Contiene infatti la miristicina, sostanza neurotossica che può provocare allucinazioni e convulsioni. Insomma, bisogna andare cauti anche con questo alimento.
  • Funghi: vanno assolutamente consumati cotti quelli commestibili perché, anche crudi, possiedono tossine che possono creare difficoltà digestive. 
  • Ciliegie: sono buonissime ed una tira l'altra, ma attenzione a non ingoiare il loro nocciolo: esso contiene acido cianidrico, lo stesso "veleno" che può ostruire il passaggio dell'ossigeno nel sangue!
  • Fagioli: prima di cuocerli è meglio lasciarli riposare per un paio d'ore, ed eliminare poi l'acqua di cottura: infatti i fagioli crudi contengono fitoemoagglutinina, una sostanza tossica che può causare vomito, nausea e diarrea.
Flickr

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  • Sambuco: fiori e frutti sono le uniche parti commestibili del sambuco, attenzione infatti alla loro parte verde e alla corteccia: sono velenose!
  • Rabarbaro: molto spesso consumata in pasticceria nelle famose caramelle al rabarbaro, questa verdura è commestibile soltanto nel lato del suo stelo: le sue foglie sono altamente tossiche perché contengono acido ossalico, una sostanza dai poteri fortemente lassativi e potenzialmente dannosi per le funzioni renali.
  • Pomodori: No, non sono assolutamente pericolosi per la nostra salute, anche se i pomodori, base principe della dieta mediterranea, nel fusto e nelle foglie contengono solanina, che vengono normalmente scartate.
Picryl

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L'intento di questo articolo è di mettere in guardia sul consumo troppo elevato e non corretti di questi alimenti che, se mangiati con la dovuta accortezza e quantità, sono tuttavia gustosi e molto versatili sulla nostra tavola!

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