Non sono solo splendide decorazioni in ceramica: le "Teste di Moro" siciliane nascondo un segreto oscuro

di Giuseppe Varriale

25 Giugno 2019

Non sono solo splendide decorazioni in ceramica: le "Teste di Moro" siciliane nascondo un segreto oscuro
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Chiunque sia stato in Sicilia avrà certamente notato le tante teste di moro presenti sui balconi degli abitanti di questa meravigliosa regione italiana. Spesso usate come vasi, esse sono il risultato dell'arte ceramica siciliana e rendono bellissima ogni casa che le possegga. Caltagirone, in provincia di Catania, è una città che deve alla produzione di queste meravigliose statuette la sua notorietà.

Ma cosa rappresentano le teste di Moro?

via Live University

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Wikimedia

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I Mori – come venivano denominati gli arabi nel Medioevo – conquistarono la Sicilia nell'827 d.c. e regnarono sulla regione per oltre 250 anni, ossia fino alla loro cacciata nel 1091. La loro carnagione scura e i loro abiti così poco convenzionali per gli europei, portarono gli abitanti del vecchio continente a vedere in questi individui dei personaggi demoniaci.

La storia delle teste di moro presenta due versioni.

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Ceramiche Caltagirone

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Prima versione

Nel quartiere arabo di Palermo, “Al Hàlisah" (oggi Kalsa), viveva una bellissima ragazza. Un giorno che era affacciata al balcone, ella vide un bellissimo uomo di colore che passeggiare. I due si innamorarono al primo sguardo e l'uomo promise alla ragazza che l'avrebbe sposata al più presto.

Dopo alcuni incontri appassionati, poco prima di partire per fare ritorno in Oriente, l'uomo confessò di essere innamorato di un'altra donna e di voler tornare da lei. La ragazza siciliana decise allora di vendicarsi. Così, il giorno prima della partenza di lui, si recò nel suo accampamento e, mentre egli era immerso in un sonno profondo, lo decapitò.

Ma la ragazza era ancora innamorata dell'uomo e perciò portò con sé la sua testa. In seguito, ne fece un vaso per il basilico (una pianta ritenuta sacra, il cui nome deriva dal greco "basileus": re). La leggenda vuole che, innaffiato ogni giorno dalle lacrime della ragazza, il basilico crescesse rigoglioso e profumato, tanto che i vicini decisero di adornarsi anch'essi di vasi a forma di testa di moro con del basilico.

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Seconda versione

Secondo la variante, la ragazza era figlia di un nobile che aveva perso potere a Palermo a causa della conquista araba. Quando la famiglia seppe dell'amore che la ragazza nutriva per il moro, non tollerò l'affronto e decise di punire con la decapitazione i due amanti. Le teste dei due furono poi mostrate all'intera cittadinanza come esempio per mettere in guardia chi si innamorasse di un arabo. E questo sarebbe il motivo per cui le teste di moro vengono spesso prodotte a coppie.

Qualunque sia la verità, queste sculture in ceramica continuano ad affascinare tutti i visitatori della Sicilia, rendendo ancora più bella questa splendida regione.

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