È stato decifrato un anello scoperto a Betlemme: riporta la scritta "di Pilato"

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di Claudia Melucci

10 Dicembre 2018

È stato decifrato un anello scoperto a Betlemme: riporta la scritta "di Pilato"
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Nella cultura generale, Ponzio Pilato è il prefetto della Giudea, passato alla storia per essersi "lavato le mani" quando il popolo scelse la salvezza di Barabba al posto di quella di Gesù. Per quanto il suo nome sia intimamente legato alla vicenda narrata nei Vangeli, pochissimi reperti storici hanno confermato la sua reale esistenza; nei testi sacri, infatti, Ponzio Pilato assume di volta volta ruoli e responsabilità diverse nella morte di Gesù. 

La scoperta di un anello, o meglio la decifrazione di alcune sue incisioni, hanno portato alla conferma sia dell'esistenza di Ponzio Pilato che al suo legame con la ben nota vicenda.

via NY Times

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Mihály Munkácsy/Wikimedia

Mihály Munkácsy/Wikimedia

Ponzio Pilato fu il giudice al processo di Gesù, che lo vedeva incriminato dalla stessa popolazione dei giudei per aver detto di essere figlio di Dio. Le responsabilità di Ponzio Pilato nella morte di Gesù variano a seconda del testo sacro, ma in quasi tutti è colui che ordina la flagellazione prima e la crocifissione dopo. 

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Asaf T./Wikimedia

Asaf T./Wikimedia

Alla fine degli anni '60, alcuni scavi archeologici nell'area di Herodion, a sud di Betlemme, riportarono alla luce migliaia di reperti risalenti a varie epoche, anche coincidenti con quella del processo di Gesù.

In particolare fu ritrovato un anello, a cui però non fu data molta attenzione, visto il suo basso valore; si tratta di un semplice anello di bronzo con delle incisioni riportate sopra, di come se ne trovano molto spesso durante gli scavi.

 IAA Photographic Department

IAA Photographic Department

L'anello è rimasto dimenticato per quasi cinquant'anni, fino a quando alcuni ricercatori hanno fatto una scoperta eccezionale proprio in quelle scritte poco chiare. L'identificazione è stata possibile grazie ad un'avanzatissima tecnica fotografica che ha evidenziato l'espressione "di Pilato", sopra un disegno che ricorda una brocca di vino.

Gli esperti credono fermamente che l'anello sia appartenuto al Pilato più famoso della storia; infatti, all'epoca non era un nome molto comune e non deve essere un caso che un anello appartenuto ad un "Pilato" sia stato ritrovato in un'area sicuramente frequentata dal prefetto della Giudea.

Chi sostiene che l'anello non sia appartenuto a Ponzio Pilato, sostiene che i materiali di cui è fatto non si addicono ad una figura di alto rango come era Pilato; l'anello, comunque, potrebbe essere stato un semplice sigillo portato al dito da uno dei suoi più vicini collaboratori, oppure un anello che Pilato indossava quotidianamente, lasciando alle occasioni speciali quelli più di valore. 

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