Ecco le sorprendenti origini di 8 famosissime superstizioni

di Silvia Ricciardi

02 Settembre 2016

Ecco le sorprendenti origini di 8 famosissime superstizioni
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In un modo o nell'altro ognuno di noi crede in qualche superstizione. Magari diciamo che sono tutte fandonie ma, quando si tratta di sfidare la sorte, ci tiriamo spesso indietro, avendo paura che la sfortuna possa abbattersi su di noi!

Ma come sono nate le più comuni forme di superstizione? Qual è l'origine, ad esempio, dell'oscuro presagio secondo cui non si può passare sotto una scala se poggiata alla parete? Oppure perché il gatto nero porta sfortuna, secondo molti? Ecco da dove nascono queste ed altre superstizioni.

via vocesabiapergunteaqui.blogspot.it

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Porta sfortuna camminare sotto una scala poggiata alla parete perché...

Porta sfortuna camminare sotto una scala poggiata alla parete perché...

... 5000 anni fa nell'antico Egitto una scala appoggiata ad una parete formava un triangolo. Visto che gli egizi consideravano la figura del triangolo sacra, legata all'essere trino delle loro divinità, passare attraverso un triangolo voleva dire profanarne la forma. Nel volume "Extraordinary Origins of Everyday Things" (1989) l'autore Charles Panati spiega che, secoli più tardi, la superstizione venne rielaborata dai cristiani, interpretandola alla luce della morte di Gesù: "visto che una scala era rimasta appoggiata al crocifisso, essa diventò simbolo di tradimento ed immoralità, quindi camminarvi sotto significava andare incontro alla sfortuna".

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Porta sfortuna aprire un ombrello dentro casa perché...

Porta sfortuna aprire un ombrello dentro casa perché...

... nonostante alcuni storici vogliano farla risalire ai tempi degli Egizi, in realtà le superstizioni legate ai parasole utilizzati dai faraoni e tramandate fino a noi sono abbastanza diverse. Ricerche più approfondite ritengono che risalga all'epoca vittoriana. Nel volume "Extraordinary Origins of Everyday Things" (1989) Charles Panati ha scritto: "Nell'Inghilterra del 1800, quando gli ombrelli stavano iniziando a divenire di uso comune per proteggersi dalla pioggia, il loro meccanismo di apertura era pericoloso da attivare in casa perché, in piccole stanze, si poteva facilmente colpire qualche bambino o urtare oggetti fragili... E fu così che la superstizione prese piede, per impedire di creare dissapori in famiglia a causa di incidenti con gli ombrelli!

Uno specchio rotto porta 7 anni di disgrazia perché...

Uno specchio rotto porta 7 anni di disgrazia perché...

... nell'antica Grecia era diffusa l'usanza di consultare gli "indovini degli specchi", che predicevano la fortuna analizzando i riflessi presenti sulle superfici degli specchi. Come spiega lo storico Milton Goldsmith nel suo libro "Signs, Omens and Superstitions" (1918) la predizione del futuro avveniva immergendo lo specchio dentro dell'acqua e facendovi specchiare una persona malata: se l'immagine appariva distorta, la persona che si era specchiata era prossima alla morte, se invece l'immagine appariva nitida, la persona si sarebbe salvata. Non solo, i Romani aggiunsero una puntualizzazione alla superstizione. A quel tempo si credeva che la salute di una persona cambiasse a cicli di 7 anni, quindi un'immagine distorta allo specchio significava non più morte, ma 7 anni di mancata buona salute, quindi sfortuna!

Quando cade del sale e si sparge, bisogna prenderne un altro po' e gettarlo dietro la spalla sinistra per evitare sfortuna perché...

Quando cade del sale e si sparge, bisogna prenderne un altro po' e gettarlo dietro la spalla sinistra per evitare sfortuna perché...

... intorno al 3500 A.C. gli antichi Sumeri furono i primi a cercare di nullificare la cattiva sorte portata dalla caduta del sale (superstizione esistente da migliaia di anni) gettandone un po' dietro la spalla sinistra. Questo rito si tramandò fino agli Egizi, agli Assiri e, più tardi, ai Greci. Questa superstizione, la cui origini risulta imprecisata, riflette l'alta considerazione che gli antichi avevano del sale, utilizzato non solo per condire, ma anche per conservare i cibi.

Toccare ferro per prevenire insuccessi perché...

Toccare ferro per prevenire insuccessi perché...

... nonostante gli storici ritengano che questa sia una superstizione che possa avere avuto origine negli Stati Uniti, le sue reali origini sono tuttora in dubbio. Alcuni ricercatori attribuiscono questa superstizione all'antico rito religioso che prevedeva di toccare un crocifisso durante i giuramenti, altri ritengono che possa derivare dall'abitudine di toccare qualcosa in modo che producesse suono e scacciasse così gli spiriti maligni, abitudine diffusa nei villaggi dei contadini europei.

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Diciamo sempre "Salute" a qualcuno che starnutisce perché...

Diciamo sempre "Salute" a qualcuno che starnutisce perché...

... durante il papato di Papa Gregorio I, detto Gregorio Magno, una terribile pestilenza si abbatté sull'Italia, il cui sintomo principale era proprio una serie di forti starnuti. Papa Gregorio invitò i non contagiati a pregare per i malati e, ogni qualvolta una persona sentiva un'altra starnutire, doveva gentilmente rispondere: "Che tu possa ritrovare la buona salute!". Con il tempo quest'usanza si consolidò come semplice modo per augurare buona salute e la frase si accorciò al solo "Salute".

Appendere un ferro di cavallo alla porta come porta fortuna perché...

Appendere un ferro di cavallo alla porta come porta fortuna perché...

... gli antichi Greci ritenevano che il ferro potesse scacciare il male quindi non solo gli zoccoli dei cavalli venivano lavorati con il ferro, ma veniva data loro anche la forma di luna crescente per augurare fertilità e buona fortuna. Dai Greci, quest'usanza passò ai Romani e poi ai cristiani.

Nel Medioevo in Inghilterra, quando la paura della stregoneria stava dilagando, le persone iniziarono ad appendere alle loro porte dei ferri di cavallo in quanto si credeva che le streghe temessero i cavalli e quindi, alla vista di un qualcosa ad essi connesso, sarebbero scappate via.

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Se un gatto nero attraversa la strada su cui sei prossimo a passare, ti porterà sfortuna perché...

Se un gatto nero attraversa la strada su cui sei prossimo a passare, ti porterà sfortuna perché...

... in realtà gli antichi Egizi veneravano i gatti, neri o di altri colori che fossero, quindi, se un gatto attraversava la tua strada, dovevi sentirti più che fortunato! Ma, soprattutto durante il Medioevo, in molte zone d'Europa si iniziò a pensare che i gatti neri fossero i compagni delle streghe o addirittura possibili trasformazioni delle streghe stesse! Se un gatto nero attraversava la tua strada, questo voleva dire che il male ti stava tenendo d'occhio e quindi perseguitando. Ora sta a noi scegliere tra le credenze degli Egizi e quelle delle popolazioni europee...

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