I padroni di pit bull vengono discriminati? L'esperienza di questa donna ci dà una risposta

di Giulia Bertoni

30 Luglio 2016

I padroni di pit bull vengono discriminati? L'esperienza di questa donna ci dà una risposta
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L'American Pit Bull Terrier è una di quelle razze di cani di cui sentiamo parlare spesso: popolarmente considerata una razza aggressiva e pericolosa, è invece da molti considerato un animale vittima dei maltrattamenti dell'essere umano, non solo quelli fisici a cui vengono sottoposti tramite combattimenti clandestini, ma anche morali.

In tantissimi, infatti sostengono che il Pit Bull sia sì un animale tenace e fiero, ma anche dolce ed estremamente fedele al suo padrone. Fra gli amanti di questa razza c'è Amanda Gross, un'agente immobiliare di Jacksonville (Florida) che da qualche mese a questa parte si preoccupa di aiutare le famiglie con Pit Bull a seguito a trovare casa. La discriminazione a cui vengono sottoposte, infatti, rende l'impresa ardua ed è spesso causa di abbandono.

via mypitbullisfamily

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Parlando con un'amica, Amanda è venuta a sapere delle difficoltà che stava riscontrando nella ricerca di una casa a causa del fatto che, a trasferirsi con loro, c'era anche il Pit Bull di famiglia.

Parlando con un'amica, Amanda è venuta a sapere delle difficoltà che stava riscontrando nella ricerca di una casa a causa del fatto che, a trasferirsi con loro, c'era anche il Pit Bull di famiglia.
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Padrona lei stessa di un Pit Bull di nome Bambam, Amanda ha iniziato a fare ricerche e ha scoperto che la discriminazione nei confronti di famiglie con cani considerati pericolosi è un fenomeno più che diffuso negli USA.

Padrona lei stessa di un Pit Bull di nome Bambam, Amanda ha iniziato a fare ricerche e ha scoperto che la discriminazione nei confronti di famiglie con cani considerati pericolosi è un fenomeno più che diffuso negli USA.

Per questo ha deciso di sfruttare il proprio lavoro per aiutare le famiglie che riscontrano questo tipo di difficoltà.

Per questo ha deciso di sfruttare il proprio lavoro per aiutare le famiglie che riscontrano questo tipo di difficoltà.

Il lavoro di Amanda è stato elogiato dalle numerose associazioni animaliste e dai canili dell'area di Jacksonville dove, ogni giorno, si vedono arrivare famiglie che vorrebbero tenere il loro Pit Bull ma si dicono costrette a lasciarlo perché nessuno è disposto ad affittare o vendere loro casa. L'organizzazione non-profit My Pit Bull is Family cerca di risolvere il problema a livello nazionale segnalando sul proprio portale tutte le opzioni non discriminatorie di padroni di casa o venditori favorevoli all'arrivo di famiglie con Pit Bull.

Per concludere l'argomento, vi presentiamo un elenco di "pregiudizi" che di solito vengono associati a questi dolci e incompresi animali. Buona visione!

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