5 scoperte archeologiche che hanno portato alla luce tesori di inestimabile valore

di Silvia Ricciardi

31 Maggio 2016

5 scoperte archeologiche che hanno portato alla luce tesori di inestimabile valore
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Gli archeologi ricoprono un ruolo fondamentale nella nostra società in quanto è grazie a loro che si può far luce sul passato e scoprire come vivevano, in cosa credevano e come erano organizzate le civiltà antiche.

Alcune di esse ci sembrano note da sempre, di altre invece non abbiamo sentito spesso parlare, eppure tutte le scoperte che vi proponiamo di seguito hanno una caratteristica in comune: sono state portate alla luce durante il secolo scorso e sono divenute simbolo del complesso, ma gratificante lavoro dell'archeologo.

via taringa.net

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Rotoli di Qumran (o Rotoli del Mar Morto)

Rotoli di Qumran (o Rotoli del Mar Morto)

I Rotoli di Qumran sono 972 documenti che prendono il nome dalle grotte omonime in cui sono stati ritrovati, proprio vicino al Mar Morto. Sono stati dei pastori beduini a rinvenire, nel 1946, questi preziosi manoscritti che recano iscrizioni per la maggiori parte in aramaico ed ebraico, anche se alcune presentano caratteri greci.

I Rotoli di Qumran sono la testimonianza più antica di testi biblici, databili tra il 250 ed il 66 A.C., e presentano commenti, preghiere, calendari, oltre a libri dalla Bibbia Ebraica, tutti connessi alla comunità religiosa ebraica.

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Pompei

Pompei

Fondata nel VII secolo A.C. dai Romani e sepolta dalla catastrofica eruzione del Vesuvio del 24 agosto del 79 D.C., Pompei è rimasta a lungo sotto le sue stesse ceneri, per poi essere ricondotta alla luce. La storia della sua riscoperta iniziò nel 1748, sulla scia del rinvenimento di Ercolano, quando si ritrovarono alcuni edifici con pareti affrescate, numerosi oggetti ed il corpo di una vittima. 

Fu però nel marzo del 1905 che, sotto la direzione di Antonio Sogliano, il lavoro prese una piega diversa: venne ridotto l'intervento di scavo, ma il fervore profuso negli studi condusse alla salvaguardia di Pompei, adottando delle metodologie di intervento conservativo che fecero scuola nei decenni successivi, come documentato dal sito ufficiale di Pompei.

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Tomba del faraone Tutankhamon

Tomba del faraone Tutankhamon

Fu l'archeologo Howard Carter a scoprire la Tomba di Tutankhamon nel 1922, scoperta che rappresenta la più importante effettuata su suolo egizio perché questa è l'unica tomba finora ad essere stata rinvenuta intatta.

Al momento del ritrovamento essa conteneva non solo il corpo del faraone, avvolto in 13 strati di lino, ma anche oggetti preziosi, più precisamente 143 tra gioielli e amuleti, e altre due mummie i cui corpi potrebbero risalire alle due figlie del faraone stesso.

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Nota in tutto il mondo è anche la maschera che ricoprì il capo del faraone Tutankhamon, lavorata in oro massiccio e riproducente le fattezze del faraone stesso. Oggi è conservata al Museo del Cairo.

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Guerrieri di Terracotta

Guerrieri di Terracotta

I famosi Guerrieri a grandezza naturale sono un insieme di più di 8000 figure, rinvenuti sepolti nel complesso funerario risalente al 210-209 A.C. del primo imperatore della Cina unificata, Qin Shi Huang.

I Guerrieri sono stati scoperti durante i lavori per la costruzione di condotti d'acqua vicino a Xi'an, nel 1974. Nonostante tutti abbiano lo sguardo rivolto verso il medesimo punto, presentano tutti connotati diversi. Oltre agli 8000 guerrieri, il mausoleo comprende 400 tombe e, ovviamente, la tomba di Qin Shi Huang se stesso.

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Grotte di Altamira

Grotte di Altamira

Risale al 1868 la scoperta delle Grotte di Altamira ad opera di Modesto Cubillas, che ne trovò l'accesso, ma bisogna attendere fino al 1879 affinché vengano rinvenuti i celebri dipinti da Marcelino Sanz de Sautuola e dalla figlia, Faustina Sanz Rivarola. Fu proprio la ragazza ad avventurarsi nella grotta e a porre all'attenzione del padre i mirabili disegni contenuti al suo interno.

La Grotta di Altamira, che si trova nella città spagnola di Santillana del Mar (Cantabria), è il primo esempio di arte rupestre appartenente al Paleolitico Superiore, rinvenuto fino ad oggi. Al suo interno si possono ammirare raffigurazioni di bisonti, cavalli, cervi, mani e segni misteriosi ancora non decifrati.

 

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