I bambini esposti allo schermo dello smartphone hanno maggiori rischi di sviluppare ritardi nel linguaggio

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di Claudia Melucci

22 Ottobre 2018

I bambini esposti allo schermo dello smartphone hanno maggiori rischi di sviluppare ritardi nel linguaggio
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Non è altro che la normalità vedere un bambino che ancora non parla e nemmeno cammina maneggiare con molta disinvoltura uno smartphone. Esperti del settore pediatrico e semplici genitori preoccupati si sono chiesti quali fossero le conseguenze di un avvicinamento così prematuro alla tecnologia e in particolare agli schermi luminosi: che non portassero benefici ce lo si poteva aspettare, ma solo di recente i ricercatori hanno individuato il danno specifico che apportano allo sviluppo dei bambini.

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L'uso degli schermi portatili è collegato ad uno sviluppo ritardato della capacità di parola.

L'uso degli schermi portatili è collegato ad uno sviluppo ritardato della capacità di parola.

pixabay.com

I bambini esposti a schermi portatili – smartphone, tablet e videogiochi – che ancora non hanno imparato a parlare rischiano uno sviluppo ritardato del linguaggio: lo hanno affermato i ricercatori al Convegno delle Società Accademiche Pediatriche del 2017. 

Il risultato è frutto di una ricerca condotta su 894 bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 2 anni: i ricercatori hanno trovato che maggiore era il tempo di esposizione agli schermi che i genitori riportavano, più probabile era il rischio che il bambino sviluppasse ritardi nel linguaggio. Ogni mezz'ora in più trascorsa davanti ad uno smartphone o ad un tablet aumentava il rischio del 49%.

All'interno della stessa ricerca non sono stati individuati altri ritardi, nelle interazioni sociali, nel linguaggio del corpo e nell'espressività facciale ad esempio. Tuttavia un così importante impatto dell'esposizione agli schermi sui bambini dovrebbe far prendere in considerazione più seriamente l'avviso dell'Associazione Pediatrica Americana: evitate qualsiasi tipo di schermo con i bambini più piccoli di 18 mesi che non hanno ancora imparato a parlare. 

Source: https://leader.pubs.asha.org/article.aspx?articleid=2647387

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