3 motivi per cui i genitori non dovrebbero aiutare i propri figli a fare i compiti a casa

di Alberto Ragazzini

15 Settembre 2018

3 motivi per cui i genitori non dovrebbero aiutare i propri figli a fare i compiti a casa
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Le scuole sono iniziate e come ogni anno milioni di genitori si apprestano a vivere la vita scolastica dei figli, schierati in prima linea. Secondo recenti studi dell'Università del Texas e la Duke University, opprimere e ricoprire con fin troppe attenzioni i figli durante il periodo scolastico per cercare di ottenere voti migliori, è in realtà controproducente e inutile. Avere questo tipo di comportamento, influenza in modo negativo i voti presi e la capacità di assumersi responsabilità. Andiamo a a vedere i 3 principali motivi, per cui è meglio non aiutare i propri figli a fare i compiti.

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1. Le relazioni genitore figlio peggiorano

1. Le relazioni genitore figlio peggiorano

Andy Eick/Flickr

La cosa migliore per un genitore sarebbe costruire un rapporto di fiducia con il figlio, piuttosto che cercare di controllare ogni cosa che riguarda la scuola. È molto meglio trascorrere del tempo con loro, discutere su argomenti stimolanti o leggere insieme a lui. Non esistono soltanto bei voti, in molte famiglie una leggera insufficienza è vista come una sconfitta. In questi casi il bambino sente di essere accettato dai genitori soltanto in base ai voti scolastici. Secondo gli psicologi la questione scolastica è una cosa personale del bambino, il genitore dovrebbe soltanto pensare ad amare il proprio figlio!

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2. Non imparano ad assumersi le proprie responsabilità

2. Non imparano ad assumersi le proprie responsabilità

tadekk/Flickr

Costringere i figli a fare i compiti, a prendere bei voti, significa assumersi la responsabilità dello studio al posto del bambino. È importante infatti che il bambino sia cosciente delle sue azioni e delle loro conseguenze. Usare premi e punizioni sarà controproducente nella vita adulta, quando approdiamo nel mondo del lavoro ci troviamo sempre di fronte a quello che comportano le nostre azioni. Lasciategli spazio per capire cosa significa non finire un compito assegnato, fategli imparare le conseguenze che ne derivano. In questo modo il bambino sarà responsabile delle proprie azioni fin da piccolo. 

3. I bambini perdono le motivazioni per studiare

3. I bambini perdono le motivazioni per studiare

Hades2k/Flickr

Stare sempre a fianco al figlio durante i compiti aiutandolo in modo insistente nello studio, farà venir meno la voglia di studiare. Secondo uno studio è necessario ridurre il controllo sui bambini intervenendo solo se ne è richiesto l'aiuto. In quel caso potrete spiegare le cose che non sono state capite, ma non adempite ai suoi doveri! Ascoltate vostro figlio, se non ha voglia di fare i compiti non costringetelo piuttosto cercate di capire i suoi motivi. Fategli capire che è necessario e che anche voi siete stati nella sua stessa situazione ma in qualche modo siete riusciti ad uscirne.

Quindi fate attenzione quando volete aiutare i vostri figli a a fare i compiti, non siate oppressivi, lasciategli il giusto spazio e trattateli come dei veri piccoli adulti!

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