Un acquedotto romano di 2000 anni fa emerge dalle sabbie di una famosa spiaggia nel sud della Spagna

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di Marco Renzi

01 Maggio 2018

Un acquedotto romano di 2000 anni fa emerge dalle sabbie di una famosa spiaggia nel sud della Spagna
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Al''inizio del 2018 una forte ondata di freddo proveniente dalla Siberia si è abbattuta sull'Europa, provocando ingenti danni alle colture e molti disagi alla popolazione. Uno dei meriti che possiamo però attribuire a questo fenomeno è quello di aver svelato l'ubicazione di un reperto archeologico molto affascinante sulla costa della città di Cadice, nel sud della Spagna.

In particolare, le mareggiate abbattutesi sulla spiaggia di Cortadura, molto popolare tra i turisti, hanno portato alla luce un acquedotto romano del 1° secolo ed una strada del 16esimo secolo che correva di fianco ad esso.

via archaeofeed.com

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Ecemaml/Wikimedia

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La città di Cadice, grazie alla sua posizione strategica, ha alle sue spalle migliaia di anni di storia; fu colonizzata da Greci, Fenici, Cartaginesi e ovviamente anche dai Romani, i quali la portarono ad essere un centro nevralgico che dominava su tutta la regione. Qui fu costruito appunto un acquedotto che portava l'acqua dalla sorgente di Tempul fino ad un insediamento che si trovava nell'odierna zona di San José del Valle. Stando alle cronache, si trattava dell'acquedotto più lungo costruito in Spagna (oltre 70 km di lunghezza), e i frammenti venuti alla luce sono di grandi dimensioni e ben conservati.

Per quanto riguarda la strada invece, si tratta con ogni probabilità di un percorso che collegava Cadice alla città di San Fernando, costruita intorno al 16esimo secolo. Secondo alcuni esperti, la strada potrebbe essere stata costruita sopra ad una strada romana, mentre altri ritengono che vi corresse parallelamente, e che la più vecchia si trovi tutt'ora da qualche parte sul fondo del mare.

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Solundir/Wikimedia

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Quando, a febbraio 2018, la città si è risvegliata trovandosi davanti i resti appena scoperti dalla mareggiata, decine di persone si sono riversate in spiaggia ed hanno iniziato a scavare. Per fortuna, le autorità sono state avvertite prontamente, e sono accorse evitando che qualcosa venisse danneggiato o trafugato.

Già da tempo gli esperti sapevano che "qualcosa" si nascondeva sotto i piedi dei cittadini di Cadice, ma le condizioni meteorologiche hanno accelerato il processo di localizzazione, regalando all'uomo un'ulteriore testimonianza delle maestose architetture del passato.

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