Iniziate a dire addio alle otturazioni: in futuro i denti cariati ricresceranno da soli

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di Marco Renzi

15 Marzo 2018

Iniziate a dire addio alle otturazioni: in futuro i denti cariati ricresceranno da soli
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Quante volte, sdraiati sulla poltrona del dentista in attesa del vostro aguzzino, vi siete chiesti con estremo disappunto come sia possibile sottoporre le persone a quei dolori atroci mentre la medicina è arrivata a sperimentare imprese epiche come il il trapianto di testa umana? Possibile che non esistano vie alternative a trapani, impianti e perforazioni (che tra l'altro ci costano un occhio della testa)?

Una buona notizia in tal senso, che magari non ci libererà dal trapano ma ci permetterà di risparmiare un po', arriva dalla Gran Bretagna: i ricercatori del Kings College di Londra hanno scoperto che un farmaco usato contro l'Alzheimer (Tideglusib) aiuta i denti rovinati dalla carie a rigenerarsi autonomamente.

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I successi di questa terapia, testati fino ad ora sugli animali, sono pronti per la sperimentazione su cavie umane, che avverrà presumibilmente entro un anno. L'applicazione del farmaco, come spiega Paul Sharpe del Centro di Biologia rigenerativa cranio facciale, non potrebbe essere più semplice: viene inserita una spugnetta imbevuta del farmaco stesso all'interno della cavità lasciata dalla carie.

Il grande vantaggio rispetto alle tecniche tradizionali, sta nel fatto di riparare una "ferita" utilizzando un tessuto biologicamente sano, e non un materiale artificiale che, per quanto sofisticato, rimane sempre una sostanza estranea. Oltretutto, l'aspettativa di vita di un "nuovo" dente è molto più lunga di quella di una normale otturazione. Infatti, se un tempo venivano fatte con un'amalgama molto invasiva ma duratura, le otturazioni odierne sono piuttosto delicate (viene salvato quasi totalmente il dente) ma durano decisamente di meno.

Dagli esperimenti del Kings College è emerso che il dente è in grado di rigenerarsi a partire dalle cellule staminali presenti nella polpa, ovviamente se opportunamente stimolato. A partire da queste viene prodotta nuova dentina, che va a sostituire quella mancante mentre la spugnetta si dissolve gradualmente.

Speriamo che lo studio proceda come previsto e che entro qualche anno, non ce ne vogliano i dentisti, possiamo usufruirne tutti quanti!

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