8 storie di persone che ti convinceranno che i limiti sono solo nella tua testa

Claudia Melucci image
di Claudia Melucci

16 Febbraio 2018

8 storie di persone che ti convinceranno che i limiti sono solo nella tua testa
Advertisement

La vita ci mette, prima o poi, davanti a degli ostacoli: in questi casi abbiamo due scelte, abbatterci e rimanere sempre aldiquà della difficoltà, oppure cercare di superarla mettendo in gioco tutte le nostre forze ,fisiche e psicologiche, che abbiamo. Le persone di cui parleremo in questo articolo non hanno avuto dubbi quando la vita li ha portati a fare questa stessa scelta: nonostante gli incidenti di cui sono state vittime, sono riuscite ad andare avanti a testa alta, nel nome della vita che continua aldilà degli ostacoli.

Queste storie sono d'ispirazione per tutti noi, e faremmo bene a tenerle a mente!

Advertisement

Mark Inglis: l'unico uomo con le gambe amputate ad aver raggiunto la cima dell'Everest.

Mark Inglis: l'unico uomo con le gambe amputate ad aver raggiunto la cima dell'Everest.

Mark Inglis/Twitter

Lo scalatore neozelandese Mark Inglis ha perso entrambe le gambe a seguito di un incidente in montagna che gli aveva causato il congelamento degli arti inferiori. All'iniziò pensò che la sua passione e carriera di scalatore fosse destinata a finire prima del previsto, ma non si rassegnò all'idea di dover rinunciare per sempre alla montagna. Iniziò ad allenarsi duramente per riprendere in fretta la forma fisica e per prendere confidenza con quelle che sarebbero state le sue nuove gambe.

Riuscì ad arrivare sulla cima del Monte Everest, conquistando il record di unico uomo, con entrambi gli inferiori amputati, ad aver raggiunto una simile meta. 

Advertisement

Le fiamme non hanno fermato la voglia di vivere di Turia.

Un post condiviso da Turia (@turiapitt) in data:

Turia Pitt è una donna coraggiosa: a 24 anni rimase coinvolta in un vasto incendio che le causò gravi ustioni sul 64% del corpo. Per Turia fu un colpo basso, in quanto, prima dell'incidente, la sua immagina era ciò che le dava lavoro. Fare la fotomodella era ciò adorava fare, ma c'era molto altro per cui non arrendersi. Trascorse mesi in ospedale, venne sottoposta a decine di operazioni di ricostruzione e le furono amputate le dita delle mani.

Turia, oggi, non ha detto del tutto addio alla sua passione, partecipa ancora ad alcuni set fotografici, ma il suo lavoro principale è diventato quello di ingegnere minerario. Vive insieme al suo compagno ed insieme al figlio neonato. 

Jessica Cox, la prima pilota sportiva senza braccia.

Jessica Cox, la prima pilota sportiva senza braccia.

Pacific Aviation Museum/Flickr

Jessica Cox è nata senza braccia a causa di una malformazione genetica. Fin da piccola ha imparato a svolgere tutte le attività in completa autonomia, i genitori l'hanno sempre trattata come una ragazza del tutto normale. Jessica aveva solo una grande paura, quella di volare. 

Da donna forte quale è diventata si è convinta a superare anche questa paura: nel 2008 ha preso la patente di pilota sportivo di velivoli leggeri ed è diventata la prima pilota di aerei senza braccia. 

Le 7 vette più alte del mondo, dopo due tumori.

Un post condiviso da Sean Swarner (@seanswarner) in data:

Quest'uomo ha superato due grandi mali, le cui possibilità di sopravvivenza sono molto basse: il linfoma di Hodgkin e ed il tumore di Askin. La prima volta, a 13 anni, il dottore gli diede 3 mesi di vita, la seconda un paio di settimane. Sean Swarner è oggi un uomo vivo e vegeto. La sua storia l'ha voluta rendere ancor più straordinaria conquistando le sette vette più alte del mondo. Nel 2002 ha raggiunto la cima dell'Everest accaparrandosi il record di primo uomo sopravvissuto ad un cancro ad essere arrivato sulla vetta della montagna. 

Una fashion model su una sedia a rotelle.

Un post condiviso da Jillian Mercado (@jilly_peppa) in data:

Jillian Mercado è la prova del fatto che si può svolgere questo mestiere senza rispondere per forza ai canoni tradizionali. Le è stata diagnosticata una distrofia muscolare quando era solo una bambina e da allora vive su una sedia a rotelle. Se il suo nome vi suona familiare è perché oggi è una modella di successo!

Advertisement

Una passione nata quando tutto intorno sembrava essere finito.

Una passione nata quando tutto intorno sembrava essere finito.

Esther Vergeer/Wikimedia

Esther Vergeer è stata colpita da un mieloma vascolare nella zona della spina dorsale quando era una bambina. La malattia l'ha costretta sulla sedia a rotelle e durante la convalescenza ha imparato a giocare a tennis, a basket e a pallavolo. Oggi è una famosa atleta che può contare 71 medaglie!

L'attore Michael J. Fox combatte il Parkinson e supporta la ricerca scientifica.

L'attore Michael J. Fox combatte il Parkinson e supporta la ricerca scientifica.

Photo by Alan Light/Flickr

All'attore di 'Ritorno al futuro' è stato diagnosticato il Parkinson all'età di 30 anni. La scoperta della malattia lo ha trascinato nell'alcolismo, dal quale è uscito grazie all'assistenza sanitaria. Oggi combatte contro il morbo ed investe molti dei suoi risparmi nella ricerca scientifica: le sue donazioni ammontano a 350 milioni di dollari. 

Advertisement

La musica lo ha salvato.

Patrick Henry Hughes è l'esempio vivente di quanta forza d'animo può scaturire da un essere umano. È nato non vedente ed una disabilità diffusa gli impedisce di camminare. Nonostante tutto questo, oggi Patrick è un'artista di successo: suo padre lo avvicinò al piano quando non aveva neanche un anno e da allora non ha più smesso di interessarsi alla musica. Ha realizzato il suo sogno di fare parte della banda di Louisville, con suo padre che lo spingeva sulla sedia a rotelle durante l'esibizione. 

Advertisement