10 semplici dritte per migliorare l'autostima del bambino

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di Claudia Melucci

01 Dicembre 2017

10 semplici dritte per migliorare l'autostima del bambino
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Aiutare il proprio bambino in difficoltà, soddisfare ogni suo desiderio e impedirgli di sbagliare è ciò che ogni genitore è portato a fare quando obbedisce esclusivamente al proprio istinto. Tuttavia questo atteggiamento ha dei risvolti sul futuro dei bambini che non è così positivo come l'intento del genitore: in modo particolare può ledere l'autostima del futuro adulto e impedirgli di sviluppare una coscienza di sé necessaria a fare i passi della vita.

Ecco un decalogo per il genitore che invece vuole educare il proprio figlio con l'intenzione di permettergli di sviluppare un'adeguata autostima. 

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pixabay.com

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  1. Lasciate che sbagli: dov'è finita la lezione "Sbagliando si impara" che ci impartivano i nostri genitori? La regola è sempre valida, anche per il vostro bambino: se ha l'abitudine di poggiare oggetti sul bordo del tavolo, non sgridatelo, ma spiegategli cosa potrebbe accadere e insegnategli come prevenire il danno. L'obiettivo è quello di accettare la possibilità di sbagliare e allo stesso tempo imparare ad evitare gli errori. 

  2. Supportatelo: non enfatizzate ciò che il bambino non è in grado di fare ma ciò che invece sa fare. Se un suo amico è capace a giocare a palla a differenza sua, ditegli che invece lui è molto bravo a cucinare! Mortificarlo per le sue incapacità segnerà in modo permanente la sua autostima. Deve capire che ognuno ha i suoi punti di forza e i punti di debolezza. 

  3. Complimentatevi: ognuno di noi dà il meglio di sé quando è circondato da persone che apprezzano il lavoro svolto. Senza esagerare, complimentatevi con il bambino quando porta a termine un compito o quando fa qualcosa di sua volontà. Non limitatevi al "bravo", ma esprimete sempre a cosa si riferisce quel complimento. Ovviamente non badate al risultato finale: un disegno colorato fuori dai bordi non sarà nulla per voi, ma per il bambino si tratta di un piccolo passo verso il miglioramento. 

  4. Lasciatelo sbagliare: una delle difficoltà maggiori che i genitori trovano è mettersi da parte. Spesso si assiste a scene in cui il bambino viene messo all'erta, viene avvisato e spesso anche corretto prima che sbagli. No, il bambino deve sbagliare, solo così riuscirà a trovare un insegnamento dall'esperienza. Lasciategli assaggiare cibi nuovi, esplorare luoghi o tutto ciò che hanno voglia di fare! 

  5. Dedicategli del tempo: in una vita sempre frenetica bisogna trovare il tempo e la tranquillità di stare con il proprio bambino. Ogni figlio ha diritto a trascorrere del tempo insieme ai propri genitori senza avere scadenze e orari. Ricordate, inoltre, che non conta la quantità ma la qualità del tempo condiviso con i bambini. Fatelo parlare, comunicate con lui, inventate nuovi giochi e fate esperienze insieme, fategli capire che a voi interessano le sue parole e i suoi pensieri. 

  6. Siate autorevoli: per il bambino il genitore deve essere anche colui che detta delle regole. Sebbene all'inizio sembrerà che faccia fatica a rispettarle, le regole lo faranno sentire al sicuro e gli insegneranno a rispettare i genitori. Importante è che i genitori stessi non si contraddicano: oltre a creare confusione nella testa del bambino, il rischio è quello di perdere serietà. Se avete stabilito che prima di andare a dormire ci si lavano i denti, fate in modo di essere intransigenti su questa abitudine: ogni negoziazione è proibita! 

  7. Dimostrategli i sentimenti: avere un figlio è un'opportunità per gli adulti per imparare ad esprimere i propri sentimenti nei confronti di una persona che di certo non li deluderà. Non abbiate timore di dirgli "ti voglio bene", coccolatelo, baciatelo: i bambini hanno un estremo bisogno di affetto e per loro non è mai troppo. Al contrario, soffrono immensamente per le disattenzioni dei genitori nei suoi confronti.

  8.  Incoraggiatelo: similmente a quanto detto al punto 4, il genitore deve sapersi mettere da parte. Ma non è esattamente un assentarsi quel "mettersi da parte": il ruolo del genitore rimane quello del supporto, quindi non esitate ad incoraggiare vostro figlio nelle sue piccole grandi imprese. Quando si allena per imparare ad allacciarsi le scarpe da solo, quando impara a vestirsi da solo intervenite dicendo "Ci sei quasi!", "Sei migliorato molto rispetto all'ultima volta!", "La prossima volta ci riuscirai di sicuro!". 

  9. Non fate paragoni: se state cercando di migliorare il comportamento del vostro bambino facendo dei paragoni con dei suoi coetanei più bravi di lui, sappiate che non è questo il modo e che anzi, molto probabilmente, la risposta che riceverete sarà del tutto contraria a quella attesa. Dai paragoni nasce un senso di repulsione che porta il bambino ad accentuare l'atteggiamento ripreso dal genitore, come se fosse una sorta di vendetta. Il bambino si sente ferito dal paragone.

  10. Ascoltatelo: i bambini hanno un grande bisogno di essere ascoltati. Parlare per loro è un modo di dare un nome, o almeno una spiegazione, a delle emozioni che magari provano per la prima volta. Se vedete triste vostro figlio dopo che un suo amico ha ricevuto un regalo, provate a chiedergli il motivo per cui ha messo il broncio e, se non vi risponde, provate a suggerirgli "Lo so che se triste perché tu non hai ricevuto nessun regalo...", ed osservate infine la sua reazione. Per un bambino è fondamentale sapere che le orecchie dei genitori sono sempre pronte a dargli ascolto. 

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