La California è il 1° stato USA a imporre ai negozi di animali la vendita di cani e gatti randagi

di Giulia Bertoni

19 Ottobre 2017

La California è il 1° stato USA a imporre ai negozi di animali la vendita di cani e gatti randagi
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Dopo che già diverse ordinanze cittadine della California avevano imposto ai proprietari di negozi di animali di vendere solo cani, gatti e conigli randagi, il 13 ottobre del 2017 il governatore del cosiddetto "Golden State" Jerry Brown ha firmato una legge che obbligherà tutti i negozi di animali dello stato a fare lo stesso.

Ecco i dettagli di una legge che mira a ridurre drasticamente il numero di animali presenti nei rifugi.

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pixabay.com

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I proprietari dei pet store californiani dovranno provvedere ad adeguarsi alla nuova legge entro l'arrivo del 2019: giunta questa data, gli animali in vendita nelle loro vetrine dovranno obbligatoriamente provenire da rifugi o associazioni no-profit.
Chiunque venga sorpreso a contravvenire alla legge sarà multato con 500$ per ogni animale non in regola.

Oltre a ridurre il numero di animali presenti nelle recinzioni di tanti canili, con questa decisione la California s'impegna a contrastare il triste fenomeno dei "puppy mills" e "kitten factories", luoghi in cui le femmine di cane e gatto di razza vengono ridotte in schiavitù e costrette a fare una cucciolata dopo l'altra.

Il parlamentare che ha scritto la legge si chiama Patrick O'Donnell e ha commentato così l'approvazione della sua proposta: "Questa è una grande vittoria per i nostri amici animali, ma anche per gli americani stessi che ogni anno pagano oltre 250 milioni di dollari di tasse per il mantenimento dei canili e, purtroppo, per sopprimere gli animali che per la legge li rendono sovraffollati. Questa decisione andrà anche a intaccare in maniera secca tutti quegli allevatori senza scrupoli che traggono profitto dalla messa in atto di pratiche orribili".

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