Una startup italiana crea il dispositivo portatile che protegge il cervello dai danni irreversibili

di Giulia Bertoni

23 Luglio 2017

Una startup italiana crea il dispositivo portatile che protegge il cervello dai danni irreversibili
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Una delle sfide della medicina moderna è trattare i danni cerebrali causati da traumi. Essi sono la seconda cause di morte per gli ultra cinquantenni e la prima causa di disabilità perenne, con tutto ciò che questo comporta per l'assistenza socio-sanitaria di chi ne rimane vittima. Una startup italiana chiamata Neuron Guard ha ideato un dispositivo che punta a ridurre le lesioni neuronali e salvare quelle porzioni di cervello che altrimenti perderebbero per sempre le loro funzioni.

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Un collare intelligente

Un collare intelligente

Neuron Guard/Facebook

Quando si verifica un incidente che comporta danni cerebrali (trauma, infarto, ictus), agire tempestivamente è l'unica cosa che può fare la differenza. È con questa consapevolezza in mente che i fondatori di Neuron Guard Enrico Giuliani e Mary Franzese hanno realizzato un dispositivo non invasivo e facilmente trasportabile che limita o scongiura il peggio: si tratta di un collarino cervicale da applicare direttamente sul luogo dell'incidente che rallenta la circolazione sanguigna nella zona del collo (e quindi della testa) grazie al suo sistema di raffreddamento calibrato. I sensori di rilevazione della temperatura sono infatti in grado di regolare la temperatura del cervello senza danneggiarlo ma, anzi, proteggendolo. A questo si accompagna un kit di sedativi da utilizzare sempre sul posto che facilitano il lavoro dei medici che intervengono una volta che il paziente è giunto in ospedale.

I sostanza, Neuron Guard va a integrare i protocolli di intervento per i casi di trauma cranico con le semplici azioni di anestesia e ipotermia che potrebbero evitare il verificarsi di danni irreversibili.
Il prodotto non è destinato al solo uso in situazioni di emergenza, ma può trovare spazio anche in sala operatorio o in terapia intensiva per regolare in maniera attiva la temperatura corporea e cerebrale dei pazienti. Sarà in commercio a partire dal 2018.

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