Il dilemma del porcospino, il racconto che descrive alla perfezione il problema di tutte le relazioni umane

di Simone Troja

23 Luglio 2017

Il dilemma del porcospino, il racconto che descrive alla perfezione il problema di tutte le relazioni umane
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Questo racconto è una metafora che descrive le problematiche dell'intimità umana. Se avete mai avuto una relazione di qualunque tipo vi sentirete sicuramente chiamati in causa, comprendendo bene ciò a cui si sta alludendo. Tale concetto è stato elaborato per la prima volta da Arthur Schopenhauer (filosofo tedesco) per poi essere ripreso ed adottato da Sigmund Freud (neurologo e psicoanalista austriaco) in ambiti come la psicologia delle masse e l'analisi dell'Io.

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Il dilemma del porcospino

Il dilemma del porcospino

Flickr/andrew and hobbes (CC BY-ND 2.0)

La parabola recita:

Alcuni porcospini, in una giornata invernale, si strinsero vicini per scaldarsi e non rimanere assiderati. Ben presto, però, proprio quando iniziavano a percepire il tepore, iniziarono anche a sentire le spine dell'uno e dell'altro e a provare dolore, così furono costretti ad allontanarsi. Ma l'inverno era gelido e dopo un po' sentirono di nuovo l'esigenza di avvicinarsi per ritrovare il calore. I porcospini iniziarono così ad avvicinarsi e allontanarsi, sballottati tra due mali "estremi", finché riuscirono a individuare la distanza che permetteva loro di stare bene.

Allo stesso modo, il bisogno di relazionarsi socialmente, che è intrinseco dell'essere umano, ci spinge gli uni verso gli altri. Ma i difetti e le incomprensioni ci allontanano nuovamente, iniziando così anche noi a fare avanti e indietro, incastrati in una sorta di limbo.

Trovare la distanza giusta nelle relazioni intime della nostra vita è molto difficile, ma così come non è possibile vivere in simbiosi senza soffrire, non si può nemmeno condurre la propria esistenza nella completa solitudine. Per questo motivo la relazione "migliore" è quella fatta anche di distanze, magari corte ma necessarie. E voi invece, sentite il freddo dell'inverno o le spine dei vostri affetti?

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