Come vietare qualcosa a un bambino senza pronunciare la parola "NO"

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di Claudia Melucci

11 Luglio 2017

Come vietare qualcosa a un bambino senza pronunciare la parola "NO"
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Pensi che i bambini per poter essere educati debbano ricevere dei limiti? Il tuo modo di fargli capire come ci si comporta è rivolgendo loro dei NO? Purtroppo questa non è la tecnica migliore per ottenere buoni risultati e soprattutto dei figli davvero obbedienti. Ricevere delle negazioni senza una spiegazione logica, e magari con un tono di voce sgradevole, non provoca altro che ulteriore nervosismo e ribellione nei confronti dei genitori. Se siete arrivati a pensare che sia vostro figlio ad essere particolarmente capriccioso e disubbidiente sforzatevi un'ultima volta di pensare che siete voi a sbagliare qualcosa. 

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C'è un modo di educare con dei NO, e c'è quello di educare con i Sì: solo quest'ultimo porta a dei buoni risultati.

C'è un modo di educare con dei NO, e c'è quello di educare con i Sì: solo quest'ultimo porta a dei buoni risultati.

Disegnato da Freepik

L'errore che fate con i vostri bambini potrebbe risiedere nel modo in cui vi ponete nei loro confronti: ci sono tanti altri modi per dire NO ai bambini senza necessariamente esclamare questa magica parola. Si tratta di dire NO positivamente: come farlo? È un po' come parlare a degli adulti: a quest'ultimi, a fianco alla risposta sì o no, date una spiegazione logica, il motivo per cui la vostra decisione è quella in quel determinato momento e magari anche un'alternativa allettante che non faccia gravare troppo quella risposta.

Ecco, lo stesso atteggiamento deve essere adottato con i bambini: in pochi casi trattare i bambini diversamente dagli adulti porta a qualcosa di buono, ma molti genitori si ostinano a considerare i propri figli delle creature che non sono in grado di pensare, di fare ragionamenti razionali e per questo capaci di accontentarsi di una risposta secca: NO.

Non è così, e nel momento in cui adotterete l'educazione con il sì, anche quando si tratta di negare, inizierete a vedere fin dai subito degli ottimi risultati. Troppi NO trasmettono trasmettono un messaggio negativo così come anche troppi sì. C'è un equilibrio in tutto questo e si tratta di comunicare dei limiti non facendoli sembrare tali. 

Il vantaggio è che sarà più facile comprendere ai vostri figli il motivo del vostro comportamento, per non ripetere lo stesso errore la prossima volta, o fare la stessa richiesta: diventeranno più responsabili, più indipendenti e non per ultimo migliorerà la comunicazione con le figure genitoriali. 

Questa è una tabella che vi fa qualche esempio di come possono essere impostate le negazioni: ovviamente risparmiatevi il NO per quando è davvero necessario. Qualche altro consiglio per evitare litigi e capricci? Eccoli:

  • Suggerire un'alternativa: sentirsi nella condizione di non avere alternativa non è piacevole per nessuno. Proponete al bambino sempre un piano B. 
  • Rinviare la richiesta: se in un momento la richiesta del bambino non può essere soddisfatta, proponetegli di rimandarla. Ovviamente scegliete tempistiche brevi (tra mezz'ora, stasera), ma soprattutto... Ricordatevi di soddisfarle!
  • Spiegare le conseguenze: se state negando qualcosa a vostro figlio è perché le conseguenze non sono a voi grate. Comunicatele a vostro figlio spiegando in parole semplici perché non dovrebbe fare quella cosa. 

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