L'unica figlia di Pablo Neruda era affetta da idrocefalia, ma nessuno la conosceva

Claudia Melucci image
di Claudia Melucci

20 Maggio 2017

L'unica figlia di Pablo Neruda era affetta da idrocefalia, ma nessuno la conosceva
Advertisement

Di Pablo Neurda conosciamo le sue poesie d'amore, di vita, di guerra e di sofferenza: è nota anche la sua passione per la politica al punto che fu protagonista di quella del suo paese natio, il Cile, ma una certa importanza l'ebbe anche nei paesi esteri in cui soggiornò. Meno si sa della sua vita privata, soprattutto per quanto concerne la sua unica figlia: si chiamava Malva Marina Trinidad ed era idrocefalica. La sua testa era piena di acqua e oltre alle sofferenze fisiche dovette sopportare anche l'abbandono della figura paterna.

Advertisement

Malva Marina nacque affetta da idrocefalia: morì a soli 9 anni nel 1943, senza aver vicino né la madre né il padre.

Malva Marina nacque affetta da idrocefalia: morì a soli 9 anni nel 1943, senza aver vicino né la madre né il padre.

Archivo Histórico del Ministerio de Relaciones Exteriores de Chile / Wikimedia

Pablo Neruda sposò la banchiera Maria Antonieta Hagenaar, più conosciuta con il soprannome di Maruca: da lei ebbe un'unica figlia, ma la nascita non portò una ventata di gioia e di amore tra i due. La coppia attraversava un momento di crisi già da molto tempo e la bambina segnò definitivamente la fine della storia. 

È una storia come ne esistono purtroppo tante di questo tipo: un uomo e una donna che non si amano abbastanza da crescere una figlia, gravemente malata, che necessita di cure e soprattutto di amore.

Advertisement

La bambina fu presto abbandonata anche dalla madre e affidata ad una famiglia olandese, che se ne prese cura fino alla morte.

La bambina fu presto abbandonata anche dalla madre e affidata ad una famiglia olandese, che se ne prese cura fino alla morte.

tonynetone/Flickr

Nel frattempo la vita di Neruda continuò tra la produzione letteraria, gli impegni politici e l'amante, divenuta sua moglie solo qualche mese dopo la morte della piccola.

Ricostruire le vicende dell'epoca risulta molto difficile, il poeta parlò con pochissimi fidati dell'esistenza e delle condizioni della figlia, e nei suoi scritti si hanno solo richiami indiretti. Venuto a conoscenza del decesso di Malva, Neruda non accettò neanche di vedere la moglie quasi se fosse più impegnato a far ricordare il suo nome che rispondere agli impegni morali. 

In una lettera confidenziale scritta ad una sua amica, Neruda descrive la figlia come "un essere perfettamente ridicolo, una specie di punto e virgola, una streghetta di tre chili".

Forse in tutto questo l'errore rimane di noi lettori, che alla vista delle parole così soavi delle poesie, consideriamo i poeti degli esseri superiori, incapaci di commettere gli errori umani. Invece, come dimostra la storia di Neruda, anche loro commettono errori imperdonabili, anche loro non sanno districare i grovigli che la vita inevitabilmente pone sul cammino. 

Advertisement