Questo materiale ricrea la fotosintesi in laboratorio: ecco come si potrà smaltire la CO2 e ricavare energia

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di Claudia Melucci

03 Maggio 2017

Questo materiale ricrea la fotosintesi in laboratorio: ecco come si potrà smaltire la CO2 e ricavare energia
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La fotosintesi è un processo chimico che le specie vegetali mettono in atto per convertire l'anidride carbonica in sostanze organiche, in presenza di luce solare. Le piante sono nostre alleate nella lotta alla CO2, il principale gas serra, ma allo stato attuale della salute del nostro pianeta non possono portare avanti il compito da sole. Per questo motivo da anni gli scienziati stanno cercando un modo per riprodurre artificialmente la fotosintesi, in laboratorio. 

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Gli scienziati hanno individuato un materiale che mima la fotosintesi naturale: assorbe luce visibile e converte la CO2 in combustibile solare.

Gli scienziati hanno individuato un materiale che mima la fotosintesi naturale: assorbe luce visibile e converte la CO2 in combustibile solare.

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Da decenni la ricerca scientifica sta cercando di riprodurre in laboratorio la fotosintesi, ma il problema più grande era individuare un materiale (più in generale una sostanza) in grado di assorbire la luce del sole ed innescare la conversione chimica: alcuni materiali si sono rivelati rari e troppo costosi per pensare di rendere il procedimento disponibile su grande scala. Altri invece si dimostravano fin troppo selettivi rispetto alla luce del sole, sfruttandone alla fine solo il 4%. 

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I ricercatori dell'Università della Florida Centrale hanno individuato un nuovo materiale, economico ed efficace.

I ricercatori dell'Università della Florida Centrale hanno individuato un nuovo materiale, economico ed efficace.

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Il MOF (metal-organic framework) è un materiale composito metallo-molecola organica: è stato ricavato dalla combinazione di titanio e molecole organiche varie, programmate per assorbire luce solare, o per meglio dire luce blu (i raggi coinvolti nella fotosintesi hanno una lunghezza d'onda corrispondente al blu).

Gli scienziati hanno testato il MOF in una fotoreattore LED, una camera cilindrica illuminata con strisce di luce blu: proprio come speravano, il materiale ha pulito l'ambiente dalla COconvertendola nelle due forme ridotte del carbonio, il  formiato e formammidi. 

Queste due sostanze non sono altro che combustibili solari, ovvero ricavati dall'energia prodotta dalla luce del sole. 

Questa tecnologia può aiutare a ridurre la presenza di anidride carbonica nell'aria.

Questa tecnologia può aiutare a ridurre la presenza di anidride carbonica nell'aria.

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Le piante sono nostre alleate nella lotta ai gas serra, convertendo l'anidride carbonica in ossigeno. Essere in grado di riprodurre questo processo su una scala più grande e soprattutto più diretta può rappresentare una grande svolta nella protezione dal cambiamento climatico. 

"L'idea è quella di installare questi fotoreattori nelle vicinanze delle industrie che producono grandi quantità di anidride carbonica: il gas verrebbe risucchiato all'interno della camera, prenderebbe parte nel processo di fotosintesi e sarebbe alla fine smaltito come gas serra. Al termine del processo si avrebbe disponibile anche energia eventualmente da immettere nuovamente nella catena industriale", affermano i ricercatori che hanno partecipato allo studio

L'aspetto più interessante di questa scoperta è che con questo tipo di materiale, il MOF, non solo si possono eliminare gli inquinanti nell'aria ma si può anche produrre energia pulita da utilizzare nei modi più diversi. 

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