Gelato artigianale: imparate a riconoscere quello DAVVERO di qualità con queste 7 dritte

di Giulia Bertoni

21 Aprile 2017

Gelato artigianale: imparate a riconoscere quello DAVVERO di qualità con queste 7 dritte
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Ci sono persone che mangiano il gelato solo con la bella stagione e persone che anche col gelo polare non rinunciano a questa antica preparazione alimentare. Ma se il gelato è la vostra passione, allora non potete non tenere alla differenza fra quello realizzato secondo procedure affatto ortodosse e quello veramente artigianale, quello buono.
Ecco allora sette dritte per imparare a riconoscere quello davvero di qualità.

via repubblica.it

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7 dritte per riconoscere il gelato di qualità

7 dritte per riconoscere il gelato di qualità

Graphic Stock/Wikipedia

  • La prima cosa da valutare è la quantità di prodotto posizionata nelle vaschette: quando vedete montagne di gelato che fuoriescono dalle vaschette (ben oltre la linea del freddo garantita dai sistemi di refrigerazione) fate attenzione, potrebbero essere presenti elevate dosi di grassi vegetali idrogenati che aiutano, sì, a mantenere integro il prodotto, ma che purtroppo contengono anche acidi grassi trans, sostanze non esattamente benefiche per la salute, che contribuiscono all'insorgere di malattie come quelle coronariche e dell'aterosclerosi.
  • Attenzione al colore, soprattutto per i gusti alla frutta: per quanto dei colori sgargianti attirino i nostri sensi, ricordiamo che durante la lavorazione è normale che il prodotto di partenza si ossidi e perda quindi anche parte della vivacità del colore. Se vedete tonalità eccessivamente sgargianti, è altamente probabile che siano stati utilizzati coloranti artificiali.
  • Passiamo all'assaggio: il gelato non deve essere né eccessivamente freddo (sensazione di ghiaccio in bocca), né troppo caldo (es. avere la sostanza e la temperatura di una mousse), poiché in entrambi i casi si potrebbe trattare di un bilanciamento non corretto fra prodotto e incorporamento di aria e/o di prodotti stabilizzanti.
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  • Valutate la consistenza del gelato: ad esempio per quanto riguarda le creme, un gelato in cui non è stata utilizzata una quantità sufficiente di panna o latte risulterà sia più leggera che più fredda poiché a prevalere è la componente acquosa.
  • Attenzione alla presenza di cristalli: anche se il gelato è stato preparato a regola d'arte, uno non ben refrigerato presenta dei piccoli cristalli di ghiaccio che si creano proprio perché l'acqua si "stacca" dagli altri prodotti e ri-cristallizza.
  • Riconoscibilità dei gusti. Cosa intendiamo? Semplicemente che ogni gusto di gelato deve avere il sapore dell'alimento da cui proviene e, quando in bocca, non deve svanire subito. Se un gelato viene preparato ricorrendo per tutti i gusti alla stessa preparazione di base e con l'aggiunta alla fine dell'ingrediente che dovrebbe dargli il sapore, questo non avviene.
  • Ultima dritta: quando un gelato non è di qualità fa venire sete a causa della presenza di grassi vegetali, mentre quello preparato a dovere dovrebbe dissetare.

Se avete la fortuna di mangiare un gelato che risponde bene a questo "test", vi auguriamo solo che a servirvelo siano persone gentili.

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