Meglio mutilati che morti: ecco la paradossale decisione di alcuni zoo per proteggere i rinoceronti

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di Claudia Melucci

27 Marzo 2017

Meglio mutilati che morti: ecco la paradossale decisione di alcuni zoo per proteggere i rinoceronti
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È davvero un pessimo periodo per i rinoceronti: i bracconieri si sono spinti al limite dell'immaginabile pur di accaparrarsi le preziosissime corna che si ergono dai musi di questi animali. Attualmente la polvere ricavata dal corno ha più valore dell'oro: nel 2012 un chilogrammo era quotato a 60.000 dollari. La novità è che i rinoceronti non sono più minacciati solamente nel loro habitat naturale o nelle riserve africane, ma sono in pericolo anche negli zoo urbani! Sul web è stata diffusa una notizia secondo cui nel bioparco di Parigi un esemplare è stato brutalmente ucciso per essere privato del corno. È stato questo episodio, ed altri tentativi falliti, a spingere i custodi dei uno zoo ceco a prendere una decisione estrema: tagliare le corna ai rinoceronti degli zoo, prima che lo facciano i bracconieri. 

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Secondo gli addetti dello zoo l'importante è mettere al sicuro l'animale, anche se al momento questo significa tagliargli le corna.

Secondo gli addetti dello zoo l'importante è mettere al sicuro l'animale, anche se al momento questo significa tagliargli le corna.

pixabay.com

La decisione estrema è stata presa dallo Zoo ceco nella città di Dvur Kralove, ad un centinaio di chilometri da Praga: 21 rinoceronti sono stati privati delle corna con una motosega, la stessa tecnica adottata dai bracconieri, con la differenza che gli animali non sono ovviamente uccisi. 

Il responsabile dello zoo ha rilasciato una dichiarazione: "Il rischio che al momento corrono i rinoceronti è troppo alto. La nostra prima preoccupazione è la salute degli animali. Un rinoceronte senza corna è di gran lunga meglio di un rinoceronte morto". 

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Lo zoo rassicura che l'animale anestetizzato non prova alcun dolore durante l'operazione: nel corno non sono presenti terminazione nervose.

Lo zoo rassicura che l'animale anestetizzato non prova alcun dolore durante l'operazione: nel corno non sono presenti terminazione nervose.

Thang Nguyen | commons.wikimedia.org

È come tagliare le unghie o i capelli, affermano: il corno tornerà a ricrescere e al momento l'animale sarà salvato dai bracconieri. 

Pamir è il rinoceronte di 10 anni che ha subito per primo l'amputazione: le sue corna, e quelle di tutti gli altri, sono state portate in un luogo sicuro. 

A quanto pare lo zoo ceco non è l'unico ad aver preso questa decisione: in Africa lo hanno fatto anche altre riserve e il bioparco belga di Pairi Daiza ha dichiarato che presto seguirà l'esempio. 

A quanto pare, siamo caduti in una situazione paradossale: teniamo gli animali negli zoo anche se gli tagliamo le zanne per tenerli al sicuro. Sebbene effettivamente questo provvedimento tenga al sicuro gli animali dai bracconieri, che senso finiscono con l'avere gli zoo? Una vetrina di animali mutilati?

Invece di sottoporre i rinoceronti a queste torture "indolori", faremmo meglio a colpire il cuore del problema: i bracconieri. 

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