Ecco la stanza in cui nessuno è riuscito a stare per più di 45 minuti: silenziosa da... IMPAZZIRE!

di Giulia Bertoni

29 Gennaio 2017

Ecco la stanza in cui nessuno è riuscito a stare per più di 45 minuti: silenziosa da... IMPAZZIRE!
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Dicono che il silenzio sia d'oro ma quando lo si sperimenta davvero può tramutarsi nella via d'accesso verso la pazzia.
Nei Laboratori Orfield di Minneapolis, ad esempio, è stata costruita una stanza che detiene il record mondiale di 'luogo più silenzioso del mondo'. Entrare qui dentro incuriosirebbe tante persone ma finora il tempo di sopportazione massimo registrato da un essere umano è di 45 minuti. Ma com'è stata realizzata questa stanza? E quali sono i suoi usi? Scopriamolo!

via tcbmag.com

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Una stanza fonoassorbente al 99.99%.

Una stanza fonoassorbente al 99.99%.

orfieldlabs.com

La 'camera anecoica' costruita da Orfield è una stanza dentro una stanza, dentro una stanza. Quella più interna risulta protetta da una parete di vetroresina acustica larga un metro e con un pavimento fatto di travi e molle. Le due stanze più interne hanno le pareti in acciaio isolante, mentre quella più esterna ha una parete di cemento spessa 30 cm. Il numero di decibel massimi in questa stanza è di 9.4. Se è vero che la soglia dell'udibile è zero, vi facciamo presente che i decibel prodotti da un respiro umano si aggirano attorno ai 20. In sostanza, qui dentro anche un cane non riuscirebbe a sentire nulla.

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Perché stare qui dentro troppo a lungo può provocare la pazzia?

Perché stare qui dentro troppo a lungo può provocare la pazzia?

Steven Orfield

La totale assenza di rumori esterni ci mette nella condizione di poter percepire in maniera insolitamente chiara quelli che vengono prodotti all'interno del nostro copro. In una camera anecoica si diventa un organismo rumoroso che, in assenza di riverbero, perde completamente l'orientamento; se l'esperienza viene fatta al buio, poi, nell'arco di trenta minuti si possono iniziare ad avere allucinazioni, sia visive che uditive. Fra i volontari che si sono cimentati su "sfida" dell'inventore, il record di permanenza al suo interno è stato di 45 minuti.
Ma a quale scopo è stata realizzata questa particolarissima stanza? Beh, oltre a questa sorta di gioco, qui vengono testati i suoni di tanti prodotti prima che vengano immessi nel mercato (valvole cardiache, smartphone, apparecchiatura installata nel cruscotto delle auto, lavatrici, ecc.).
La storia dei laboratori Orfield, però, è davvero lunga e variegata: pensate che cinque anni dopo essere stati fondati (1970), le sue stanze ospitarono alcune sedute di registrazione per l'album di Bob Dyaln Blood on the Tracks, e due anni più tardi il posto venne trasformato nel primo studio di registrazione digitale del mondo!

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