L'EFSA dichiara cancerogeno l'olio di palma: è davvero giunta la fine per la Nutella?
Da molti anni il mercato alimentare non veniva sconvolto così fortemente come nel recentissimo caso dell'olio di palma. Agli occhi dei consumatori questo ingrediente sembra essere uscito dal nulla, ma in realtà c'è una cronologia di fatti che rende più comprensibile tutta la questione sulla salubrità di questo ingrediente, fino a poco tempo fa presente nella gran parte dei prodotti dolciari confezionati.
L'argomento riguarda molto da vicino un prodotto principe degli scaffali del reparto dolciumi dei supermercati di tutto il mondo: la Nutella, la crema di nocciole resa famosa dal marchio Ferrero. L'azienda ha riconosciuto il ruolo fondamentale dell'olio di palma per ottenere il gusto inconfondibile del prodotto, ma l'affermazione si scontra bruscamente con l'ultimo studio condotto a livello europeo sulla cancerogenicità dell'olio di palma.
via efsa.europa.eu
L'industria miliardaria dell'olio di palma ha da sempre avuto un fido alleato: il marchio Nutella.
In seguito ai numerosi studi condotti da diversi enti privati e pubblici di tutto il mondo, riguardo la possibile cancerogenicità dell'olio di palma usato negli alimenti, la Ferrero ha realizzato uno spot pubblicitario in cui difende apertamente l'ingrediente e l'uso consapevole che ne fa l'azienda.
Tutto ciò però sembra non essere bastato a convincere i consumatori a rimanere fedeli alla storica crema di nocciole, e a non provarne delle altre dichiarate senza olio di palma: in Italia si è registrato un calo delle vendite pari al 3% in un anno.
La Ferrero è una delle poche aziende che è fermamente convinta nel continuare ad usare l'olio di palma, mentre altri noti marchi lo hanno boicottato da tempo.
A scatenare l'ultima bufera di opinioni è lo studio condotta dall'EFSA, l'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare: nel documento si legge che l'olio derivato dalla palma contiene più contaminanti cancerogeni degli altri oli vegetali quando viene raffinato a temperature superiori a 200°C.
L'olio di palma è sottoposto alle alte temperature per rimuovere il colore rosso naturale e neutralizzare l'odore.
La Ferrero ha affermato che l'olio di palma è il "segreto" della consistenza sempre cremosa della Nutella, garantita per tutto il tempo di permanenza del barattolo sullo scaffale del supermercato.
"Preparare la Nutella senza olio di palma porterebbe ad un prodotto di qualità inferiore: altri oli vegetali modificherebbero il carattere di Nutella."
C'è anche un altro fatto da non dimenticare: l'olio di palma è il più economico tra tutti gli oli vegetali. Per la Ferrero usare un ingrediente alternativo comporterebbe una spesa annua superiore in media di 10 milioni.
In Italia alcune catene di supermercati hanno già escluso i prodotti a base di olio di palma, tra cui la Nutella.
Gli stessi risultati dello studio dell'EFSA sono stati raggiunti dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e dall'Organizzazione Alimentare e Agricola della Nazioni Unite. Tuttavia non si è mai arrivati a promuovere una vera e propria limitazione nell'uso dei prodotti contenenti olio di palma, e la stessa EFSA non ha il potere emanare regolamentazioni.
Come in tutti i casi la scelta spetta al consumatore: i risultati dichiarati dalle istituzioni sono affidabili e veritieri e in contrapposizione ci sono le affermazioni della più grande ditta "cliente" dell'industria dell'olio di palma, che assicura sulla qualità e sulla sicurezza dell'olio impiegato.
Molti lati ambigui rimangono da chiarire anche se è concreta la possibilità di non venirne mai a capo per ovvie questioni di diffamazione. Fortunatamente però quello entra nel carrello della spesa continua ad essere a nostra discrezione: facciamo compere consapevoli!
