Clown dell'orrore e psicosi collettive: ecco perché i pagliacci ci spaventano tanto

di Giulia Bertoni

18 Ottobre 2016

Clown dell'orrore e psicosi collettive: ecco perché i pagliacci ci spaventano tanto
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È iniziata negli Stati Uniti (naturalmente) la nuova moda di travestirsi da horror-clown e andare in giro per la città a seminare il panico fra grandi e piccoli e la triste trovata si sta diffondendo anche in altri paesi. A volte si tratta di ragazzate fatte per poter filmare le reazioni e metterle on-line, altre volte le maschere vengono utilizzate durante vere rapine e con l'avvicinarsi di Halloween la cosa ha preso dimensioni tali da costringere la polizia a rilasciare comunicati che vietano questa "pratica". Ma come mai questo personaggio ci spaventa così tanto? Uno psicologo prova a rispondere a questa domanda.

 

via nationalgeographic.com

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Secondo lo psicologo Frank McAndrews l'horror-clown racchiude in sé diverse aspetti che ci possono inquietare.

Secondo lo psicologo Frank McAndrews l'horror-clown racchiude in sé diverse aspetti che ci possono inquietare.

dominio pubblico

 "Non solo sono cattivi e strani nell'aspetto ma il trucco che li caratterizza rende impossibile capire chi siano realmente e quali siano le loro intenzioni". Essi rientrano nelle esemplificazioni fatte dalla teoria secondo cui proviamo empatia per le figure che somigliano all'essere umano (come i robot) ma non per quelle che gli somigliano troppo.

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L'abbigliamento e il trucco degli horror-clown indica la loro tendenza a trasgredire le convenzioni sociali e questo si rivela fondamentale nel creare paure.

L'abbigliamento e il trucco degli horror-clown indica la loro tendenza a trasgredire le convenzioni sociali e questo si rivela fondamentale nel creare paure.

metroUK

"È solo di fronte a una minaccia di cui non capiamo la fonte che si scatena in noi la paura", spiega McAndrew. I clown in generale, poi, hanno sempre realizzato i loro siparietti viaggiando sulla linea che separa lo scherzo dal dispetto malizioso e questo ci spinge ad essere prevenuti nei loro confronti.
Un ingegnere informatico di Harvard di nome Michele Costa ci dà qualche speranza sulla breve vita di questa moda: "Io mi occupo di capire cos'è che rende virale sul web un'idea e posso dire che solitamente più un fenomeno acquisisce popolarità, più in fretta finisce nel dimenticatoio". Speriamo sia così e che si possa presto porre fine a questa giustificabile psicosi collettiva.

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